180mila firme, che stanno aumentando di ora in ora, per chiedere una svolta nella lotta al bracconaggio in Italia. Con una lettera inviata al premier Giuseppe Conte e al ministro dell’Ambiente Sergio Costa, la Lipu-BirdLife Italia ha consegnato lo scorso 18 settembre al Governo, in forma simbolica, alla vigilia dell’apertura della nuova stagione venatoria che è partita domenica 20 settembre, le firme della campagna #stopbracconaggio con la quale si chiede il tanto atteso intervento normativo per voltare pagina nella lotta contro il bracconaggio, un fenomeno deprecabile che ancora oggi causa la morte nel nostro Paese di circa sei milioni di uccelli selvatici, tra cui diverse specie di alto valore conservazionistico, “con un gravissimo danno naturale, culturale e di patrimonio indisponibile della collettività internazionale” sottolinea la Lipu nella lettera al Governo.
Nonostante l’approvazione, nel 2017, del Piano d’azione nazionale per il contrasto agli illeciti contro gli uccelli selvatici, in risposta alla procedura “Pilot” della Commissione europea inviata all’Italia nel 2013, lo stesso piano risulta ad oggi, in molte parti, inapplicato.
“Il Piano d’azione approvato fa fatica perché i sistemi normativi e sanzionatori sono troppo deboli e i controlli sul territorio molto carenti – dichiara Aldo Verner, presidente della Lipu-Birdlife Italia – Una situazione che rischia di far naufragare il piano stesso e creare un serio danno d’immagine al nostro paese, sul quale la comunità nazionale e internazionale, che ha in gran parte a cuore la tutela della natura, ha gli occhi puntati.
“C’è ora però una grande occasione per porvi rimedio, e cioè il disegno di legge ‘Collegato alla Legge di Bilancio 2019’, che nei prossimi giorni dovrebbe essere al vaglio del Consiglio dei ministri. Chiediamo dunque al Governo, in quella sede, di ridare impulso al piano d’azione antibracconaggio e dare corso, così, finalmente, alla necessaria svolta. E’ il momento”.
“Con le 180mila adesioni che abbiamo raccolto nell’imponente campagna #Stopbracconaggio, sostenuta dal progetto Life Abc, ossia Against bird crime, aggiunge Danilo Selvaggi, direttore generale della Lipu, chiediamo tra le altre cose di introdurre il reato di ‘furto venatorio’, già applicato da numerose Procure della Repubblica, di prevedere la sospensione della caccia in quegli istituti dove si verificano episodi di bracconaggio e di risolvere la grave carenza di controllo del territorio, ripristinando la vigilanza venatoria delle polizie provinciali e rafforzando i controlli delle altre forze di polizia.
“E’ l’unico modo – conclude Selvaggi – per evitare che la Ue intraprenda una nuova procedura d’infrazione, ma soprattutto di restituire agli uccelli migratori cieli accoglienti e liberi da minacce. Ce lo chiede l’Europa, ce lo chiede la gente”.
Un auspicio, quello della Lipu, condiviso da tutte le associazioni di BirdLife International, di cui Lipu è rappresentante per l’Italia, che ha avviato da tempo la campagna internazionale #Flightforsurvival e nel cui ambito si è svolta #Stopbracconaggio. Secondo Ariel Brunner, responsabile della Politica di BirdLife Europa e Asia centrale, “l’Italia ha un ruolo biologico nella conservazione degli uccelli migratori servendo come ponte naturale tra Europa e Africa. Ma ha anche un ruolo chiave nella costruzione europea essendo paese fondatore e attualmente il primo beneficiario degli aiuti del piano di recupero europeo.
“Ci auguriamo una nuova stagione di legalita’ in tutto il continente, nella quale l’Italia, a cui in questi giorni tutti guardiamo con fiducia per la tanto attesa svolta, si faccia forza trainante – conclude Ariel Brunner – Assicurare agli uccelli un passaggio sicuro per i cieli Italiani, oltre che un imperativo ambientale, sarebbe anche un grande messaggio di speranza e civiltà”.