La Commissione europea ha aperto una procedura d’infrazione contro l’Italia per non aver attuato le misure previste dalle Direttive Habitat e Uccelli volte a prevenire il bycatch, ovvero la cattura accidentale, da parte dei pescherecci, di cetacei, tartarughe e uccelli marini, che finiscono impigliati nelle reti, con esiti fatali.
Lo annuncia la Lipu, che lo scorso novembre aveva presentato una denuncia alla Commissione europea per l’assenza di monitoraggi e misure di prevenzione per la tutela di uccelli marini come berta maggiore, berta minore, uccello delle tempeste e marangone dal ciuffo.
“Accogliendo la nostra denuncia – dichiara Giorgia Gaibani, responsabile Difesa del territorio e rete Natura 2000 della Lipu – la Commissione europea ha ravvisato la violazione italiana delle direttive “Habitat”, “Uccelli” e “Strategia marina” e di alcuni importanti regolamenti comunitari. È un fatto di grande rilievo, che può cambiare il corso della vicenda del bycatch e spingere il nostro paese ad affrontarla con decisione, fornendo anche i finanziamenti adeguati ai pescatori affinché possano mettere in atto misure di mitigazione”.
L’Italia dovrà ora prevedere monitoraggi per capire l’entità del fenomeno e approntare misure di mitigazione, essendo ampiamente dimostrato che il bycatch rappresenta una minaccia seria per la sopravvivenza degli uccelli marini, già provati da inquinamento, sovrasfruttamento di stock ittici e distruzione degli habitat costieri”.
Si stima che, ogni anno, più di 200mila uccelli marini muoiano in Europa a causa delle catture accidentali negli attrezzi da pesca.