Il clamoroso video di un dialogo tra il Presidente della Regione Lombardia Fontana e un cacciatore bresciano pubblicato da Il Fatto Quotidiano svela i rapporti tra le istituzioni e il mondo della caccia e il vero volto dei cacciatori lombardi.
“L’anno scorso abbiamo fatto tutto quello che ci avete chiesto. Siete più mele marce che sane”. E’ un video dai contenuti clamorosi quello pubblicato dal sito del Fatto Quotidiano, che smaschera una volta per tutte i favoritismi elargiti dalla Regione Lombardia ai cacciatori ma anche la natura del mondo venatorio lombardo e dei rapporti che lo legano con le istituzioni regionali, disposte ad accettare passivamente i diktat delle associazioni venatorie anche quando comportano l’adozione di atti contrari alla legge e all’esigenza di tutela della biodiversità.
A sottolinearlo sono Enpa, Lac, Lav, Lipu e WWF Italia, che denunciano quanto intercorso tra il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e un rappresentante dei cacciatori bresciani e annunciano l’invio della videoregistrazione alla Commissione europea.
Nel video, ripreso probabilmente a insaputa dei presenti, il cacciatore si lamenta dei controlli che la sua categoria subisce ad opera dei Carabinieri forestali e delle guardie venatorie, e chiede provvedimenti a favore dell’utilizzo dei richiami vivi. Il presidente Fontana gli risponde con chiarezza che i controlli vengono fatti per via di numerosissimi illeciti commessi in Lombardia e del fatto che tra i cacciatori “ci sono molti che fanno i furbi, e che tra essi sono più le mele marce che quelle sane”.
Non solo: a proposito del calendario venatorio, che l’anno scorso subì la bocciatura del Tar per via di un ricorso ambientalista, il presidente Fontana ricorda al cacciatore che la Regione “ha presentato un nuovo provvedimento, rischiando”, invitandolo a “farselo spiegare dall’avvocato”. Insomma, fa capire Fontana, non solo “l’anno scorso abbiamo fatto tutto quello che ci avete chiesto” ma tutto ciò è stato fatto in modo da eccedere i confini della legittimità.
“Rendiamo merito al presidente Fontana – affermano le associazioni – per aver svelato, in tre minuti di video, vent’anni di relazioni tra Regione Lombardia e mondo venatorio e per aver chiarito, con chiarezza e sincerità, la vera natura di gran parte del mondo venatorio lombardo, fatto di sotterfugi, illegalità, pratiche anacronistiche e cruente”.
“Ora tuttavia – aggiungono le associazioni – non è più immaginabile che la Regione Lombardia prosegua sulla solita strada, continuando con i suoi provvedimenti a favorire questo mondo di mele marce. E’ tempo di dire stop ai richiami vivi, abbandonare definitivamente ogni tentativo di derogare alle leggi, voltare le spalle alle illegalità.
“Da parte nostra trasmetteremo nelle prossime ore la videoregistrazione de ilfattoquotidiano.it alla Commissione europea, aggiungendo questo documento al resto dei materiali di cui già le autorità europee sono in possesso e chiedendo che sulle innumerevoli zone d’ombra della caccia italiana vengano finalmente accesi i riflettori”.