di Simone Morini
Si torna al Curi dopo le due trasferte consecutive che hanno regalato 6 punti ai Grifoni. Si torna al Curi dopo quello stop casalingo con il Carpi che aveva lasciato un po’ l’amaro in bocca e un certo senso di ridimensionamento, nei confronti delle dirette avversarie e quindi degli obiettivi stagionali.
E’ proprio tra le mura domestiche infatti che il Perugia non ha ancora spiccato il volo, con un trend casalingo al di sotto della media promozione (1,66 punti a partita non sono sufficienti in questo senso).
Si torna quindi a giocare nell’Umbria colpita al cuore dal terremoto. E saranno anche le maglie dei giocatori del Trapani a ricordarlo con il logo della Onlus “I Love Norcia” stampato sulla manica sinistra. Alla stessa associazione verrà devoluto il trenta per cento dell’incasso relativo agli spettatori paganti, per aiutare le popolazioni direttamente colpite dal sisma. Un motivo in più per riempire il fortino biancorosso, domenica alle ore 15:00.
Ma, se per rendere particolarmente sentita la gara, tutto questo non fosse abbastanza, di ritorno in realtà ce n’è anche un altro. E’ quello di un ex di lusso, Serse Cosmi ora al timone del suo Trapani. Quel Trapani che con Cosmi nella passata stagione ha mancato la promozione di un soffio (ha perso la finale Playoff con il Pescara); e quest’anno, con la stessa rosa, è solo, in fondo alla classifica, con quei nove punti che ad un terzo di campionato cominciano a far paura. Parlare di acqua alla gola per i siciliani è forse dir poco, c’è bisogno, per gli undici di Serse, di fare punti, e forse il probabile ritorno del fantasista brasiliano Coronado tra le fila granata è l’unica notizia buona per il tecnico, un’arma in più che, con ogni probabilità, lo porterebbe a schierare un modulo 4-3-1-2.
Il Perugia ha il vento in poppa. Le statistiche parlano chiaro. Sei vittorie, un pareggio, una sola sconfitta nelle ultime otto gare. A coronamento di ciò le ultime due gare, entrambe in trasferta, nelle quali i grifoni hanno messo ko Vicenza e Pisa, proiettandosi in una quarta posizione di classifica, condivisa con l’Entella. Oltre a questo un bel gioco, un’ottima capacità realizzativa e un gruppo unito, hanno cambiato il clima attorno alla squadra e convinto quasi tutti del valore di questo Perugia, dopo quell’inizio stagione che lasciava molto perplessi, per non dire scettici.
C’è tutto quello che basta per commettere un errore fatale; quello di sottovalutare il Trapani e le sue forti motivazioni, la sua oramai urgente necessità di fare risultati utili. Ma il Perugia di quest’anno, al di là del risultato finale, non dovrebbe cadere in questo tranello. E’ infatti un Perugia maturo, che sa leggere la partita, colpire al momento giusto, e poi gestire il risultato.
Come ha detto il presidente Santopadre la squadra di quest’anno è un compromesso tra quella di Camplone e quella di Bisoli. Come dire, fa sicuramente un bel gioco, ma sa anche capitalizzare le occasioni sotto porta, soprattutto quando ne capitano poche. Non ci sarebbe quindi da sorprendersi se il Perugia cominciasse l’incontro a marce basse, per poi venire fuori sulla distanza e possibilmente colpire al momento opportuno.
Di Carmine, Nicastro, Guberti costituiranno l’attacco. Sulla mediana Dezi, Zebli (o Acampora ), Brighi. Il probabilissimo ritorno di Del Prete lascia un punto interrogativo sulla linea difensiva. Un suo rientro dal primo minuto comporterebbe quasi sicuramente di sacrificare Monaco, peraltro diffidato, e spostare Belmonte dalla destra al centrosinistra accanto a Volta.
Questi i probabili undici, con le variazioni del caso. In un match che sulla carta dovrebbe essere il più facile, ma nella pratica potrebbe diventare il più difficile… ma questo ce lo dirà il campo!