di Simone Morini
E’ un Perugia quanto mai atteso quello che scenderà in campo Sabato contro il Novara. Se il risultato maturato ad Ascoli (2-2) ha avuto un sapore dolce-amaro, è anche vero che in campo si è rivista grinta e voglia di vincere.
Anche gli allenamenti svolti ieri a Pian di Massiano hanno confermato un Grifo che… sta affilando gli artigli! Nella partitella molti sono stati gli scontri, anche duri. Di Chiara non ha potuto completare la seduta per un taglio alla caviglia, ed anche Chiosa e Monaco hanno rimediato dei brutti colpi.
D’altro canto, le cosiddette rimonte destano un po’ di preoccupazione: finora il Perugia si è fatto riprendere cinque volte in questo campionato: per la precisione due volte in casa (contro Ternana e Trapani), e tre volte in trasferta (contro Cesena, Brescia, Ascoli). Senza fare troppe ipotesi a posteriori, si potrebbe dire che, se in tre di queste cinque partite, il Perugia fosse riuscito a mantenere il risultato, ora se la godrebbe in testa alla classifica, con Verona e Frosinone. Il Perugia è comunque in sesta posizione a soli sei punti dalla vetta, se a ciò si aggiunge che lo spirito della squadra si conferma battagliero, a parte rare eccezioni, e che il Perugia non ha quella difficoltà nelle realizzazioni che aveva avuto nelle altre stagioni, c’è di che essere fiduciosi.
Proponendo qualche considerazione numerica, il Perugia ha mandato in gol otto giocatori: accanto al tandem del gol Di Carmine e Nicastro (dieci reti in due), sono andati a segno Bianchi, Dezi, Guberti, Brighi, Di Chiara e Monaco. Nessun reparto è escluso.
Inoltre il Perugia è tra le sole quattro squadre (insieme a Frosinone, Verona e Benevento ) che ha perso solo tre gare durante il campionato. Infine, nonostante le ultime due prestazioni non siano state esaltanti, stiamo assistendo ad una striscia di dieci risultati utili consecutivi.
La squadra di sabato è quasi al completo. Manca Zebli, che purtroppo ne avrà per circa tre settimane, rientrano Belmonte e Monaco, pressoché certi Dezi e Del Prete.
Non si esclude che Bucchi riproponga (vista l’assenza di Zebli, come ad Ascoli) un 4-2-3-1 al posto dell’abituale 4-3-3. Una soluzione che d’ora in poi potrebbe tornare utile al tecnico biancorosso, anche a gara avviata.
Il Novara dista dai grifoni sette punti, ed è circa a metà classifica. Viene comunque da una roboante vittoria al Bentegodi di Verona (ha vinto 4-0) e poi da uno stop in casa (1-2) con il Frosinone, l’altra capolista. Il tecnico Boscaglia dovrà fare a meno di Faragò, il “titolarissimo” dei piemontesi (non ha perso un minuto di gioco nelle 15 partite di campionato).
Intanto i grifoni sempre ieri hanno fatto visita alla popolazione di Norcia, duramente colpita dal sisma. Il logo “I love Norcia”sulle loro maglie ha avuto modo di esprimersi anche fuori dal campo. I giocatori dopo aver visitato la scuola e aver firmato autografi ai ragazzi, si sono cimentati in un simpatico torneo di briscola insieme alla popolazione locale.
E’ assolutamente scontato dire che il pubblico del Curi chiederà una prestazione maiuscola sabato: cuore, orgoglio, coraggio, tre ingredienti che il Perugia di quest’anno ha dimostrato di avere, seppur con qualche pausa.
Gli allenamenti di ieri e, se vogliamo, la stessa partita di Ascoli dicono che la squadra di Bucchi ci crede ed è pronta a rialzarsi ad ogni eventuale caduta o scivolone. C’è da sfatare il tabù del fattore campo, assieme a qualche rimonta di troppo subita: per i grifoni puo’ essere questa l’occasione giusta! La curva nord sarà pronta a dargli una mano con il suo appoggio, come sempre, nella buona e nella cattiva sorte…