di Simone Morini
Dodici sono i punti che dividono la capolista Frosinone dai biancorossi, cinque le posizioni in classifica. La squadra di Marino, dopo un inizio di campionato in sordina, più da outsider che da leader, sta venendo fuori sulla distanza. Quattro le vittorie nelle ultime cinque partite, l’ultima sulla ex prima della classe Verona. La squadra laziale ha così consolidato il sorpasso, avvenuto tre giornate fa, sul Verona di Pecchia, ora al terzo posto con Benevento. Gli undici di Marino sono tornati squadra cinica, scorbutica, particolarmente ostica da affrontare, ed hanno conquistato la vetta in solitaria.
Questo lo scomodo cliente atteso dal Perugia, domani sera al Curi. Un Perugia che è in cerca del rilancio, dopo la sfida di Ferrara che, insieme al bel gioco e a qualche recriminazione, ha lasciato anche qualche dubbio o punto interrogativo. Il bel gioco di squadra dei grifoni sembra oramai cosa assodata, più difficile unirlo con costanza al risultato, prerogativa questa di una squadra che si prefigge obiettivi importanti. Le dirette concorrenti del Perugia si cominciano ad avvicinare e nel turno di domani sono impegnate in gare molto più abbordabili.
Ma il Perugia di mister Bucchi, con il suo rendimento altalenante, con le sue fasi esaltanti e quelle in tono minore, ha dato spesso il meglio di sé proprio in queste sfide. La sconfitta di Ferrara è stato il primo stop del Perugia con una leader del campionato. L’incontro di domani richiede il miglior Perugia ; quello del gioco propositivo ma che non si permette errori, quest’anno sempre puntualmente pagati. Una partita ad altissimo tasso di difficoltà, che il grifo può far sua solo se giocata con personalità, coraggio e massima concentrazione.
Tante le carte da giocare per il tecnico del Perugia, che ha solo Rosati e Mancini tra gli indisponibili. Difficile prevedere le scelte soprattutto in attacco, ma forse non è ancora il momento né l’occasione giusta per schierare il grifo ad assetto ultra-offensivo che ancora rimane un’ipotesi per il futuro.
Poco più di venti punti quelli che servono al Perugia per centrare l’obiettivo dei playoff, da ottenere in queste ultime quindici sfide. Importante non uscire con un bottino troppo magro dai prossimi cinque difficili impegni (Frosinone, Avellino, Cittadella, Benevento e Carpirosai), per poi affrontare più serenamente la parte finale del campionato. Conquistare un posto tra le prime otto è assolutamente alla portata di una squadra che, nei suoi momenti migliori, ha offerto insieme al bel gioco anche buone strategie e letture perfette degli incontri. Osando qualcosa in più, la partita con la capolista può essere un’occasione per uscire da un breve momento di appannamento e ritrovare la fiducia necessaria.