E’ tornata la magia ad Assisi con il Calendimaggio 2022: dopo due anni di fermo è tornato a splendere il sole e (vogliamo fortemente crederlo) la speranza di una nuova rinascita.
Mai come quest’anno il Calendimaggio racchiude una forte simbologia che tutti ci accomuna dopo un periodo duro che, forse, ancora ci metterà fortemente alla prova. Nata nella notte dei tempi, la consuetudine di festeggiare la fine dell’inverno e propiziare una stagione prolifica di doni e raccolti torna puntuale ad Assisi con il Calendimaggio, festa molto sentita dagli assisani che, divisi tra la Nobilissima Parte de Sopra e la Magnifica Parte de Sotto gareggiano in abilità e maestria sia nel saper affrontare prove fisiche sia nel rappresentare ogni anno nuovi cortei sceneggiati e recitati, oltre che suonati e cantati dai bravissimi musici.
Il sano agonismo non manca, tra sfottò e piccoli attriti, ma se il risultato è quanto proposto ogni edizione, ben vengano le sfide e la competizione. Quest’anno il Palio se lo è aggiudicato la Nobilissima Parte de Sopra, arrivando al cospicuo numero di 34 contro i 30 della Magnifica. La Nobilissima Parte de Sopra ha vinto per 2-1, aggiudicandosi la preferenza della professoressa Maria Cristina La Rocca per il settore storico e del regista Giacomo Battiato per lo spettacolo. Alla Magnifica Parte de Sotto la preferenza del Maestro Roberto Maggio per il settore musicale.
Tra cavalieri o aspiranti tali, bellissime dame, esseri soprannaturali e la perenne lotta tra il bene e il male, anche quest’anno i quadri proposti dalle due parti sono stati davvero sorprendenti, coinvolgenti e soprattutto a lieto fine quando, sopra ogni cosa, vince la Primavera e l’amore che porta con sé.
Come dice Angelo Poliziano “Ben venga Maggio: …Ben venga primavera, che vuol l’uom s’innamori: e voi, donzelle, a schiera con li vostri amadori, che di rose e di fiori, vi fate belle il maggio… “.
Si rinnova così la celebrazione della vita e della rinascita, che culmina, al termine dei cortei, con le donne della Parte de Sopra che portano la base dove andrà infilato il palo con i nastri (condotto al centro della piazza dagli uomini), altro simbolo di vita e procreazione, attorno al quale tutti si sciolgono allegramente in danze e risa celebrando la vita.
Benedetta Tintillini