Nonostante qualche ‘contaminazione’ di altri prodotti tipici umbri in menù, Cannara resta fedele alla sua regina che sarà celebrata dal 30 agosto al 4 settembre e dal 6 all’11 settembre nella Festa della cipolla. A presentare il programma della 40esima edizione, giovedì 4 agosto a Perugia, è stato Roberto Damaschi, presidente dell’Ente festa della cipolla, in una sorta di anteprima a cui seguirà nei prossimi giorni un cooking show nel quale saranno presentati e degustati alcuni dei piatti protagonisti dei sei stand gastronomici (Al cortile antico, Il rifugio del Cacciatore, La taverna del castello, Il giardino fiorito, El cipollaro e La locanda del curato). Presenti, inoltre, Donatella Tesei presidente della Regione Umbria, Silvana Pantaleoni, vicesindaco nonché assessore a Cultura, Istruzione, Servizi sociali e Turismo del Comune di Cannara, e Pietro Bellini, presidente del Gal Valle umbra e Sibillini, grazie al cui contributo è organizzato l’evento.
Si parte, dunque, martedì 30 agosto alle 21.30 da piazza san Matteo con la settima edizione di ‘Sindaci al dente’, sfida culinaria tra il sindaco di ‘casa’ Fabrizio Gareggia e uno sfidante a sorpresa, per poi proseguire con lo spettacolo del comico Dario Cassini mercoledì 31 e il concorso canoro ‘Cantacipolla’, alla sua quarta edizione, giovedì primo settembre. Gli appuntamenti con la comicità e la musica saranno diversi: tra questi lo spettacolo ‘Daniele si nasce’ con il sosia di Renato Zero sabato 3 settembre e quello dell’attore comico Massimo Bagnato, domenica 4; e poi ancora il concerto di Maurizio Solieri, chitarrista di Vasco Rossi per oltre trent’anni, sabato 10 settembre. C’è spazio anche per lo sport, con la corsa podistica, il motoraduno e il Cipolla bike, oltre al torneo di calcetto e basket e il raduno di moto e auto d’epoca. I bambini potranno, inoltre, partecipare a laboratori a cura di Umbraflor, in centro storico. Tra le novità c’è ‘Cipollapp’, un’app attraverso cui è possibile consultare programma degli eventi, menù, accedere a contenuti multimediali e, soprattutto, prenotarsi un posto senza dover fare la fila alla cassa, nel tentativo di eliminare attese e code, anche per evitare assembramenti.
“Ripartiamo con il solito entusiasmo che ha sempre contraddistinto il movimento del volontariato cannarese – ha spiegato Damaschi – senza il quale sarebbe impossibile realizzare questa festa dai numeri e dall’impatto importante nella nostra regione. Una rassegna gastronomica che pone al centro dell’attenzione un prodotto tipico di Cannara, la cipolla, con tutta la sua storia. Questa festa muove proprio dalle nostre radici, non è ‘invenzione’ commerciale. L’economia di Cannara si è basata per lungo tempo sulla cipolla. Ci sono documenti che attestano come sul finire del 1800 Cannara deteneva l’80% della produzione delle cipolle dell’Umbria. Proprio la nostra regina verrà cucinata e interpretata in sei taverne e due punti ristoro da chef con filosofie nettamente diverse tra di loro, ma degne di essere esaltate. Questo è quello che cerchiamo da anni di proporre per differenziarci anche dal resto delle feste che il territorio offre. Abbiamo in programma collaborazioni importanti, con la Coldiretti, per iniziative che esaltino e valorizzino i prodotti del territorio e non dimentichiamo il filone sociale con la collaborazione con l’Associazione umbra per la lotta contro il cancro. Insomma, cerchiamo di essere sempre noi stessi ma sempre facendo meglio dell’edizione precedente”.
“La cipolla è una delle eccellenze dell’Umbria che ha varcato i confini regionali – ha aggiunto Tesei – e che fa conoscere l’Umbria anche attraverso l’enogastronomia. Sarà una manifestazione straordinaria, ne sono convinta. La ripresa di tutti gli eventi sta contribuendo molto ad aumentare il numero dei turisti e dei visitatori che vengono attratti anche da questo tipo di manifestazioni”. “Il Gal ha una misura specifica, la 19.2, che prevede risorse da destinare a eventi come questo – ha affermato Bellini –, per sostenere le comunità dal punto di vista promozionale e turistico e per valorizzare le produzioni tipiche”. “La festa della cipolla è tradizione e cultura – ha dichiarato Pantaleoni –. In questi giorni, infatti, verrà anche riaperto il museo dove poter ammirare lo straordinario mosaico policromo. Il nostro paese si trasforma in un ristorante a cielo aperto, andando incontro ai gusti delle persone che sono cambiati nel tempo così come è cambiata la festa che da un semplice assaggio nei vicoli è passata a proporre piatti di alta cucina”.