Grande festa alla Cantina Antonelli San Marco lo scorso giovedì 16 settembre, in occasione dell’inaugurazione dei nuovi spazi.
Un tunnel sotterraneo di raccordo unisce la “vecchia cantina” con i nuovi spazi consistenti in una splendida sala degustazioni che si affaccia sui vigneti alla quale corrisponde, al piano inferiore, una barriccaia che corre lungo un balcone pensile che si affaccia, ancora più in basso, su una ampia bottaia.
Questo in sintesi il nucleo dei lavori che ha interessato l’ampliamento della cantina Antonelli San Marco a 20 anni del cambiamento strutturale.
Ora l’intenzione è di crescere solo ed esclusivamente dal punto di vista qualitativo, come afferma Filippo Antonelli, Anfitrione della serata che ha visto confluire in cantina la stampa umbra e molte personalità come il vicepresidente della Giunta regionale, nonché assessore all’agricoltura, Roberto Morroni, il sindaco di Montefalco Luigi Titta, il presidente del Consorzio tutela vini Montefalco Giampaolo Tabarrini, il presidente di Confagricoltura Umbria Fabio Rossi, il presidente nazionale dell’Ais Sandro Camilli.
Grazie all’impeccabile organizzazione di Anna Setteposte, durante l’evento i palati sono stati deliziati con le focacce di Meunier Pizza&Champagne di Corciano grazie alle pluripremiate pizze di Pietro Marchi farcite con i salumi di casa Antonelli accompagnate con il nuovo metodo classico Antonelli di Trebbiano spoletino. A seguire, la cena, curata dallo chef Giulio Gigli del Ristorante Une di Capodacqua di Foligno, cucina in crescita costante anche nel panorama nazionale.
Come abbiamo già avuto occasione di raccontare, la Cantina Antonelli San Marco è una delle cantine di Montefalco con la storia più lunga, è di proprietà della famiglia dal 1881, e negli anni si è ampliata fino a raggiungere la considerevole vastità di ben 190 ettari.
Guardando all’immediato futuro e alla vendemmia ormai avviata Filippo Antonelli, riguardo la qualità delle uve, ha puntualizzato: “Siamo agli inizi, con le uve più precoci come Sangiovese e Grechetto. Il mese di agosto ha piovuto molto e quindi la pioggia è stata provvidenziale. La seconda parte dell’estate, quella cruciale per la qualità, non è stata pertanto così calda, anche se è ovvio che le uve più precoci hanno sofferto di più. Però fortunatamente abbiamo Sagrantino e Trebbiano spoletino che sono molto tardivi, come anche il Montepulciano che usiamo nell’uvaggio del Montefalco rosso, per cui speriamo che la qualità sia buona. Le uve sono molto cresciute con queste piogge e quindi speriamo che si mantengano sane”.
Benedetta Tintillini