Il Ministero della Cultura ha annunciato i cinque progetti finalisti per il titolo di “Capitale italiana dell’Arte contemporanea” per l’anno 2026, selezionati da una giuria di esperti. La competizione, che ha visto la partecipazione di 23 città, punta a promuovere l’arte contemporanea in Italia e a sostenere lo sviluppo culturale delle città italiane attraverso finanziamenti e iniziative specifiche. A guidare la giuria, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, affiancata dai membri Sofia Gnoli, Walter Guadagnini, Renata Cristina Mazzantini e Vincenzo Santoro.
I Progetti Finalisti
Ecco i progetti proposti dalle cinque città finaliste:
- Carrara (MS) con “Carrara – Da 2000 anni contemporanea”: Un progetto che intende celebrare la storica vocazione artistica e culturale di Carrara, legata all’arte e alla lavorazione del marmo da oltre due millenni, integrando questa tradizione con l’espressione artistica contemporanea.
- Gallarate (VA) con “La Cultura del Fare. Il Fare della Cultura”: Gallarate punta su un progetto che esplora la connessione tra il “saper fare” e l’evoluzione della cultura, sottolineando il ruolo dell’arte come strumento di sviluppo comunitario e innovazione.
- Gibellina (TP) con “Portami il futuro”: Il comune siciliano, simbolo di rinascita e di espressione artistica dopo il terremoto del Belice, si propone come ponte tra passato e futuro, attraverso un progetto che intende rappresentare l’arte come elemento di ricostruzione e di proiezione verso il domani.
- Pescara (PE) con “Pescara città contemporanea – Una porta aperta ai sogni”: La proposta di Pescara si concentra sull’apertura e sull’accoglienza della creatività artistica contemporanea, immaginando la città come un “sogno” che si apre a nuovi orizzonti e progetti culturali.
- Todi (PG) con “Ponte contemporaneo”: Todi mira a creare un collegamento simbolico e reale tra il patrimonio storico-artistico del passato e le nuove forme espressive dell’arte contemporanea, promuovendo la città come luogo di dialogo e sperimentazione.
Il Processo di Selezione
La selezione finale avverrà il 25 ottobre 2024 a Roma, dove i rappresentanti di ogni comune presenteranno il proprio progetto alla giuria. Ogni presentazione durerà fino a un massimo di 60 minuti, di cui 30 riservati alla presentazione e altri 30 destinati alle domande della giuria, che avrà così modo di valutare l’adeguatezza e l’impatto dei singoli progetti.
Entro il 30 ottobre, la giuria proporrà al Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, la città ritenuta più meritevole del titolo di “Capitale italiana dell’Arte contemporanea” per il 2026. La città selezionata riceverà un finanziamento di un milione di euro, destinato alla realizzazione delle attività descritte nel dossier di candidatura, tra cui mostre, festival e altre iniziative culturali, con l’obiettivo di consolidare il ruolo dell’arte contemporanea come risorsa per la comunità.
L’Obiettivo del Titolo di “Capitale italiana dell’Arte contemporanea”
L’iniziativa di “Capitale italiana dell’Arte contemporanea”, promossa dalla Direzione generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, è stata istituita con l’obiettivo di stimolare e valorizzare la capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo dell’arte contemporanea. Oltre a incentivare la creazione di eventi culturali, il titolo prevede la riqualificazione di spazi e strutture per favorire la fruizione e la produzione artistica, contribuendo allo sviluppo di un dialogo culturale e artistico diffuso.
Un Nuovo Capitolo per l’Arte Contemporanea in Italia
L’istituzione del titolo di “Capitale italiana dell’Arte contemporanea” si affianca ad altre iniziative simili, come la “Capitale italiana della Cultura” e la “Capitale italiana del Libro”, rafforzando l’impegno del Ministero della Cultura verso il sostegno e la promozione delle diverse forme di espressione artistica nel Paese.