Per la prima volta a Roma è possibile ammirare il manoscritto originale del Codice sul volo degli uccelli di Leonardo, e accompagnato da un’esperienza multimediale e 3D.
Il manoscritto contiene tutte le intuizioni, le idee e i sogni e i calcoli di Leonardo da Vinci sul volo e sulla possibilità che gli uomini potessero un giorno volare come gli uccelli. Come quel nibbio che fin da bambino lo aveva visitato in sogno, quasi a mostrargli la via agli studi sul tema.
I sogni, la fantasia e l’amore per la natura del genio, insomma, da cui germogliano studio rigoroso, scienza e umano progresso. Il vicesindaco e assessore alla Crescita culturale di Roma Capitale, Luca Bergamo, è intervenuto alla presentazione dell’evento insieme al sovrintendente ai Beni culturali Claudio Parisi Presicce. “Il Codice sul volo degli uccelli che abbiamo l’onore di ospitare ai Musei Capitolini è un po’ la ‘summa’ delle sue indagini in proposito. Nelle sue fitte pagine tratta di molto altro – spiega Bergamo – tra le altre cose, di meccanica e di gravità, per poi approdare al progetto della sua più straordinaria fantasia: il volo dell’uomo attraverso una macchina volante”. “E ci si perde nei disegni minutamente particolareggiati di ogni meccanismo – prosegue il vicesindaco – che i visitatori potranno ammirare ingranditi e animati attraverso gli apparati didattici multimediali, frutto della collaborazione tra la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e la Biblioteca Reale di Torino. Sempre grazie all’Istituto TeCIP della Sant’Anna, i visitatori potranno compiere in tre dimensioni quel volo del Grande Nibbio che Leonardo non poté mai realizzare. E’ a disposizione di tutti un evento di grande qualità e di assoluto rispetto per l’opera leonardesca”.
L’originale del Codice del volo degli uccelli, custodito nella Biblioteca Reale di Torino sin dal 1893, è un quaderno in cui Leonardo scrisse e illustrò i suoi studi sul volo, basandosi sull’osservazione degli uccelli elaborò quindi i progetti per le macchine volanti.