Lasciare casa incustodita preoccupa (le donne più degli uomini), ma si fa affidamento sul potere rilassante delle vacanze, anche se al 6% degli italiani è capitato di doverle interrompere per problemi legati all’abitazione – Ci si organizza col “fai da te”. Ancora poco diffuso il ricorso all’assicurazione come strumento di tutela – Meno di 1 italiano su 2 stacca le prese degli elettrodomestici. Preoccupati quando si è lontani da casa? Abbastanza, ma si fa affidamento sul potere rilassante delle vacanze. È quanto emerge dall’indagine di Aviva e dell’istituto di ricerca Lorien Consulting sull’approccio degli italiani alla gestione della propria abitazione in occasione di periodi di vacanza. L’analisi si è focalizzata su emozioni e abitudini – con un particolare focus su strumenti di prevenzione e pratiche di sicurezza – e ha coinvolto più di 1.500 italiani dai 30 ai 74 anni
Gli italiani hanno abitudini ben consolidate anche quando si recano in vacanza. E si preoccupano della sicurezza (addirittura non sempre, occorre aggiungere) in maniera del tutto estemporanea. Nella migliore delle ipotesi. Trascurando le forme moderne di garanzia che favorirebbero tanto la tranquillità delle ferie quanto i rimedi migliori in caso di imprevisto comunque sempre possibile.
Casa, vacanze ed emozioni. In vista delle vacanze, il 19% degli italiani si dice in ansia all’idea che possa succedere qualcosa alla propria abitazione mentre è via. Il 44%, invece, se ne preoccupa ma non ci pensa più una volta partito, soprattutto le donne. Gli uomini sono i meno angosciati, con il 42% che non si preoccupa affatto. Quasi 1 italiano su 3, inoltre, dichiara di non essere organizzato per prevenire problemi, con punte del 38% tra chi vive in affitto. A impensierire sono principalmente i furti e i danni conseguenti all’intrusione (60%), più degli incidenti domestici (55%) e delle conseguenze di eventi atmosferici avversi (49%). Ciò che è certo è che le donne si crucciano di gran lunga più degli uomini, con valori fino anche a dieci punti percentuali più alti.
Pratiche di economia domestica. Chiudere il rubinetto generale del gas (78%) e quello dell’acqua (69%) sono pratiche abbastanza diffuse, ma meno di 1 italiano su 2 stacca tutte le forniture e le prese degli elettrodomestici (43%). Quelli che staccano completamente l’energia elettrica sono meno del 30%. Buttare la spazzatura è prassi quasi per tutti (82%) ma, a fronte del 26% che prima di partire addirittura “lascia la casa come un gioiello”, un italiano su 2 non svuota il freezer e non lava i panni sporchi. I meno appassionati alla lavatrice? Gli uomini; solo il 43% lava tutto prima di partire. C’è anche una piccola percentuale (3%) – uomini e donne grosso modo in egual misura – la cui partenza ricorda piuttosto una fuga: lascia la casa così come è.
Prevenzione “Fai da te”. La prevenzione si basa principalmente sul “fai da te”. Lasciare le chiavi a persone fidate perché passino a controllare è la strategia di prevenzione più diffusa (46%). 1 italiano su 4 addirittura chiede ad amici o parenti di passare sistematicamente ad accendere la luce, aprire le persiane o ritirare la posta, così che non ci si accorga che non c’è nessuno a casa. L’8% fa affidamento sul portiere. Il ricorso a sistemi d’allarme è segnalato dal 44% circa. Solo 3 su 10 circa si affidano all’assicurazione come strumento di tutela: in particolare, il 27% conta su una copertura sulla casa “tradizionale”, mentre una percentuale minima dichiara di aver scelto una soluzione assicurativa dotata di sensori antiintrusione e per la rilevazione di fumo/allagamenti (4%).
Nel malaugurato caso in cui… I rapporti di vicinato rappresentano una garanzia nei momenti di bisogno. Nel malaugurato caso in cui capitasse qualcosa alla propria abitazione mentre si è in vacanza, l’85% potrebbe contare sui vicini; il 25% è addirittura certo che inizierebbero a darsi da fare per sistemare le cose. C’è anche chi “sentendosi spiato” tutto l’anno, sa che verrebbe informato in tempo reale (4%). È comunque alta la percentuale di quanti considererebbero le vacanze rovinate: solo il 7% non interromperebbe le vacanze per rientrare. E il 6% afferma di aver già vissuto esperienze negative che hanno portato a concludere le ferie in anticipo, principalmente a seguito di furti (44%) o di danni conseguenti l’intrusione (27%). In linea generale, indipendentemente dal periodo vacanziero, hanno affrontato problemi legati alla propria casa 4 italiani su 10. Louis Roussille, Marketing, Communication & Digital Director di Aviva in Italia, ha commentato: “Diversamente da quanto avviene nel mondo anglosassone, in Italia è ancora poco diffuso il ricorso all’assicurazione come strumento di tutela. Si pensa all’assicurazione come a qualcosa da attivare solo a seguito di un problema o di un danno. Ne è una riprova il fatto che le polizze sulla casa siano ancora poco diffuse, nonostante oggi esistano soluzioni a costi contenuti e che, potendo contare su dispositivi tecnologici come sensori di rilevazione antintrusione, anti fumo/allagamenti e collegate con centrali di controllo, possono permetterci di non correre rischi e non avere più pensieri. Soprattutto in vacanza”.
Giulio Pocecco