Apre le porte al pubblico la casa natale della scrittrice francese Colette (1873-1954), trasformata in un museo. Dopo circa cinque anni di lavori di restauro e ristrutturazione, il progetto per salvare dalla rovina e dall’oblio l’edificio è arrivato alla conclusione. La casa-museo in cui nacque e visse fino a 18 anni Sidonie-Gabrielle Colette, a Saint-Sauveur-en-Puisaye, in Borgogna, sarà inaugurata sabato prossimo, 21 maggio.
Colette è stata una scrittrice e attrice teatrale francese, considerata fra le maggiori figure della prima metà del XX secolo. Insignita delle più importanti onorificenze accademiche, nonché Grand’Ufficiale della Legion d’onore, fu la prima donna nella storia della Repubblica Francese a ricevere funerali di stato. E’ stata una delle grandi protagoniste della sua epoca, un mito nazionale: oltre che scrittrice prolifica fu attrice di music-hall, spesso nuda durante le sue esibizioni, autrice e critica teatrale, giornalista e caporedattrice, sceneggiatrice e critica cinematografica, estetista e commerciante di cosmetici. Ebbe tre mariti e un amante, più volte fu al centro di scandali per le sue disinibite relazioni sentimentali con alcune personalità mondane, di ambo i sessi, della società francese.
La casa-museo è stata arredata all’interno tale e quale la scrittrice la conobbe e come l’ha descritta nei suoi libri. Anche il giardino è stato riallestito come ai tempi della sua infanzia. Nel nuovo museo saranno custoditi anche gli archivi ed un’ampia collezione di libri.
L’edificio è stato acquistato nel 2011 dalla Società degli Amici di Colette, un’associazione privata che riunisce da oltre mezzo secolo i lettori e i cultori dell’opera dell’autrice di “Claudine” e “La gatta”. La casa di Saint-Sauverur ha giocato un ruolo essenziale nell’opera letteraria della scrittrice, fonte di ispirazione per gran parte dei suoi romanzi e racconti. In seguito Colette visse a Parigi, Bruxelles e in Costa Azzurra ed all’età di 72 anni divenne accademica del Prix Goncourt dopo una vita intensa tra mondanità, scandali e fama.
