È sold out Casanova Opera Pop, musical di Red Canzian in scena al Teatro Lyrick di Assisi mercoledì 25 gennaio alle 21.15. Il maestoso spettacolo in due atti è tratto dal bestseller di Matteo Strukul “Giacomo Casanova – la sonata dei cuori infranti”, romanzo di ambientazione storica tradotto in oltre dieci lingue.
Rispetto alle anteprime la messa in scena è leggermente ma palesemente rivista. “Casanova Opera Pop” ha infatti potuto godere di una minuziosa e proficua messa a punto, fatta dal team italiano che ne ha curato il concept fin dal primo momento, insieme a un nome sostanzioso come quello di Nick Grace, produttore e distributore di tutti i più grandi successi internazionali come “Mamma Mia!”, “Cats”, “Blue Man Group”, “Walking With Dinosaurs”, “Tina”, tanto per citarne alcuni. Il “guru” riconosciuto del teatro musicale mondiale, assistendo alle anteprime dello spettacolo nei mesi scorsi insieme al suo direttore creativo Anthony Van Laast e alla regista associata Carolien Canters, per la prima volta si è interessato a un musical di fabbricazione 100% italiana e ha deciso di lavorare con Canzian e i suoi collaboratori per renderlo ancora più appassionante e dotarlo di quell’apertura internazionale che lo stesso Canzian ha immaginato fin dal primo istante.
«Mi commuove e mi inorgoglisce l’energia e l’amore che ogni sera gli spettatori ci rovesciano addosso a teatro – le parole di Red Canzian – un calore fatto di applausi scroscianti per lo spettacolo e i performer in scena, un apprezzamento totale e quasi stupito per il nostro lavoro e un entusiasmo straordinario per noi e questa opera italiana, che per il riscontro che riceviamo prelude a un futuro luminoso anche al di fuori del nostro Paese, nei tanti luoghi dove la città di Venezia e il personaggio di Casanova sono simboli riconosciuti di un’Italia bella e di valore. In questo tour ho deciso di godermi ogni replica dalla platea, ho sofferto troppo nel non poter assistere alle anteprime all’inizio del 2022».
In scena – Lo spettacolo racconta Giacomo Casanova in un’età intorno ai 35 anni, al rientro dall’esilio e strenuo difensore di Venezia dai giochi di potere che la vorrebbero venduta allo straniero.
Nelle due ore di spettacolo con 21 straordinari performer sul palco – 11 cantanti attori e 10 ballerini acrobati che, nelle coreografie dallo stile guerriero di Martina Nadalini e Roberto Carrozzino, nei vari momenti interpretano le Ombre, i Veneziani al Carnevale, i nobili in festa e i momenti corali della storia – ci sono oltre 30 cambi scena che Canzian ha realizzato personalmente, attraverso un allestimento scenico immersivo, fatto di fotografie scattate nella Venezia deserta durante la pandemia e trattate al computer in modo da restituire ambientazioni della città e dei suoi luoghi di un iperrealismo spiazzante, capace di trasportare gli spettatori dentro i luoghi di una Venezia settecentesca, i bacari, le calli, i palazzi della nobiltà, le cattedrali, piazza San Marco, la laguna, la prigione dei Piombi, e quelli della fuga fra i boschi e i castelli del nord Italia prima del ritorno di Casanova da salvatore della Serenissima nella Venezia del Doge e innamorato – finalmente – della giovane Francesca Erizzo, figlia dell’aristocrazia veneziana ma, come il suo amato, dal cuore assetato di giustizia e libertà.
Il cast – A interpretare Giacomo Casanova è Gian Marco Schiaretti, uno dei talenti più puri cresciuti in Italia e di successo all’estero (già protagonista di “Evita” nel West End, “Tarzan” della Disney in Germania, “Moulin Rouge” a Colonia, “Don Juan” e “Notre-Dame” nei tour internazionali in Asia e America). Accanto a lui, nella parte dell’incantevole e volitiva Francesca Erizzo, destinata a conquistarne il cuore, la giovane e affermata Angelica Cinquantini, volto familiare della fiction televisiva. Il ruolo dei malvagi, pronti ad approfittare di un momento di fragilità della Serenissima e del Doge che la governa, è affidato a gipeto, che interpreta il potente e corrotto inquisitore Pietro Garzoni, pronto a spazzare via senza il minimo scrupolo tutto ciò che gli è da ostacolo per ottenere il potere del porporato, e a Manuela Zanier, ovvero la perfida contessa von Steinberg, nobile austriaca non insensibile al fascino di Casanova, ma pronta a tessere trame mortali per inseguire il proprio interesse ed esercitare il proprio fascino secondo convenienza.
Con loro, a dipingere il quadro di una Venezia la cui storia e salvezza si giocano fra i bácari popolati da varia umanità e i ricchi palazzi del potere, una serie di personaggi dalle sfaccettature diverse. Quindi un pacioso e brontolone Frate Balbi, interpretato da Paolo Barillari; il fidanzato offeso Alvise pronto a sfidare Casanova a duello e il nobile Mocenigo entrambi interpretati da Jacopo Sarno; il perfido Zago al quale Roberto Colombo presta il volto e una fisicità trasformata dalla perfidia; il Doge Loredan e il nobile di lignaggio e di cuore Bragadin, entrambi interpretati da Gianluca Cavagna; fino al vasto mondo femminile tanto affascinato da Casanova, quanto indispensabile a sciogliere i nodi della storia. Quindi Elena da Padova, la cortigiana favorita di Casanova intrepretata da Francesca Innocenti, la bella Rosa, padrona della Cantina do Mori e capace di interpretare i segnali che nascondono le oscure trame, nelle cui vesti troviamo Rosita Denti; infine, la malinconica e sfortunata Gretchen, cameriera della Contessa e vittima predestinata della perfidia dell’Inquisitore e dell’asservito Zago, interpretata da Chiara Famiglietti.
Il cast si completa con un corpo di ballo di 10 danzatori: Mirko Aiello, Cassandra Bianco, Alberto Chianello, Eleonora Dominici, Federica Esaminato, Mattia Fazioli, Filomena Fusco, Raffaele Guarino, Vittoria Markov e Olaf Olguin.
“Casanova Opera Pop” è prodotto da Blu Notte, ovvero dallo stesso Red Canzian, che in questo ruolo segue la direzione artistica, e da sua moglie Beatrix Niederwieser, che dello spettacolo segue tutti gli aspetti operativi, avvalendosi della collaborazione di Retropalco alla produzione esecutiva. La regia originale è di Emanuele Gamba – la cui esperienza va dalla prosa (è direttore artistico del Teatro Goldoni di Livorno), all’opera (con Claudio Abbado), al teatro musicale (“Spring Awakening”, “I Promessi Sposi” di Guardì). Un irrinunciabile apporto alla messa a punto dello spettacolo deriva dal coinvolgimento del Nick Grace management con il direttore creativo e coreografo Anthony Van Laast e della regista associata Carolien Canters. Completa il team operativo Chiara Canzian, assistant director, vocal coach e walk-in cover di tre personaggi.
Nel team creativo figurano altri professionisti che rappresentano l’eccellenza italiana nel mondo: per le scenografie Massimo Checchetto direttore degli allestimenti scenici al Teatro La Fenice e Fabrizio “Fabi” Crico per le luci. Alla realizzazione dei 120 costumi, sui bozzetti della stilista Desirèe Costanzo, ha lavorato l’Atelier Stefano Nicolao, dal 1980 attivo sulla scena internazionale in grandi produzioni cinematografiche (nomination per i costumi del film da Oscar “Eyes Wide Shut”), teatrali e operistiche, mentre delle calzature si è occupato il Politecnico Calzaturiero del Brenta, centro di ricerca e produzione tecnologica e qualitativa all’avanguardia, coinvolgendo gli allievi e le aziende del comparto. A loro si affianca Gian Pietro Muraro, già stilista di riferimento per alcuni dei marchi di moda italiana di maggior prestigio in ambito internazionale, specializzato nella creazione di costumi in maglia. Per le scene di duello la produzione ha potuto contare su un maestro d’armi d’eccezione, ovvero il campione olimpionico di scherma Stefano Pantano, che ha preparato i performer in maniera impeccabile.
«Ho pensato a Casanova Opera Pop con lo sviluppo dell’opera all’Italiana – dice ancora Canzian – nella quale la storia e i personaggi prendono forma attraverso la musica e le parole delle canzoni, scritte da Miki Porru, e dove i dialoghi punteggeranno il racconto in pochi momenti, seppur importantissimi. Per rendere lo spirito epico delle composizioni, arrangiate magistralmente da Phil Mer, abbiamo registrato l’Orchestra Sinfonica di Padova e del Veneto, diretta dal Maestro Carmelo Patti, fusa con i suoni moderni di una band».
“Casanova Opera Pop” gode del patrocinio gratuito del Ministero della Cultura e della Città di Venezia. Lo spettacolo, infatti, è stato investito dalla Fondazione Venezia1600 di un ruolo primario nell’ambito delle attività legate all’anniversario dei 1600 anni dalla nascita della città.
La stagione teatrale è organizzata dall’associazione culturale ZonaFranca, con direzione artistica di Paolo Cardinali, in collaborazione e con il contributo della Città di Assisi.