Il cielo di Atacama è il titolo dell’incontro di oggi, a Todi, con l’astrofisico umbro Daniele Gasparri.
Il deserto di Atacama è uno dei luoghi più importanti del Mondo nel quale è possibile ammirare e studiare cielo, astri e pianeti. Lo scienziato emergente, oltre a mostrare meravigliose immagini spiega come è riuscito, negli anni, a trasformare il suo studio del cielo da passione a professione, e come l’astronomia rappresenti gran parte della sua vita e influenzerà quasi tutte le sue scelte future.
Attualmente, Daniele Gasparri sta cercando, con la sua strumentazione amatoriale rispetto ai mezzi imponenti delle più importanti agenzie mondiali, di condurre progetti di ricerca professionale, ottenendo buoni risultati, come la scoperta di un pianeta extrasolare in transito nel settembre 2007, di qualche nuova stella variabile e lo studio in alta risoluzione dei corpi del sistema solare.
La sua astronomia è un po’ particolare, e spesso va oltre il lato puramente estetico, secondo i comuni canoni dell’uomo comune. Spesso è di natura sperimentale, se non quasi “sovversiva”, cercando nuove tecniche, nuovi stimoli, nuovi metodi di studio e ricerca, che spesso vengono visti all’inizio con un po’ di sospetto.
Accanto allo studio del cielo vi è la passione, nata da poco, di comunicare, in un linguaggio nuovo e coinvolgente, tutte le meraviglie che esso contiene, che non necessariamente devono coinvolgere solo la vista ma, anzi, devono afferrare il lettore ad un lato superiore, più profondo, e proiettarlo nel vero mondo che ci circonda, che spesso non è come lo vogliamo vedere.