La Cina sta lavorando per installare in Tibet quello che sarà il complesso di telescopi per onde gravitazionali più alto del mondo. L’obiettivo è quello di cogliere anche gli echi più flebili che risuonano nell’universo, per arrivare a nuove informazioni su quello che è avvenuto durante il Big Bang. Il primo strumento, Ngari No. 1, è già in costruzione a circa 30 chilometri da Shiquanhe Town, nella prefettura di Ngari, spiega Yao Yongqiang, capo ricercatore degli Osservatiori Astronomici Nazionali alla Accademia Cinese delle Scienze. Il telescopio si trova a 5.250 metri sopra il livello del mare e il suo compito sarà quello di raccogliere dati sulle onde gravitazionali primordiali nell’emisfero Nord. La seconda fase del progetto, segnala ancora Yao, prevede l’installazione di una serie di telescopi, chiamata Ngari No. 2, a circa 6.000 metri di altitudine. Le tempistiche dell’operazione non sono ancora state rese note, ma nel complesso si stima l’impiego da parte cinese di un budget intorno ai 18,8 milioni di dollari.
L’esistenza delle onde gravitazionali è stata prevista per la prima volta da Albert Einstein nel 2016, nell’ambito della teoria della relatività generale, ma perché si è arrivasse a una conferma sperimentale della loro presenza si è dovuto attendere un secolo esatto. Sono stati infatti gli scienziati dell’osservatorio statunitense Ligo i primi a effettuare una osservazione diretta del fenomeno, nel 2016.