Nuove tendenze per il turismo in Italia. Che coinvolgono prevalentemente i connazionali, ma interessano anche i visitatori proveniente da altri paesi. Quanto ai primi, in particolare, quasi la metà degli italiani (45%) torna dalle vacanze con prodotti tipici come souvenir che si classificano come i preferiti nell’estate 2016. E’ quanto emerge da una indagine Coldiretti divulgata in occasione del rientro della stragrande maggioranza dei 35 milioni di italiani che hanno trascorso una vacanza estiva.
Quest’anno appena il 20% degli italiani torna a mani vuote dalle ferie, ma le difficoltà economiche – sottolinea la Coldiretti – spingono però verso spese utili, con i prodotti tipici come vino, formaggio, olio di oliva, salumi o conserve che vincono su tutte le altre scelte. Al secondo posto tra i souvenir si classificano prodotti artigianali e a seguire gadget, portachiavi, magliette.
L’acquisto di prodotti tipici come ricordo delle vacanze è una tendenza in rapido sviluppo favorita – sottolinea la Coldiretti – dal moltiplicarsi delle occasioni di valorizzazione dei prodotti locali che si verifica nei principali luoghi di villeggiatura, con percorsi enogastronomici, città del gusto, feste e sagre di ogni tipo.
L’Italia ha conquistato la leadership mondiale nel turismo enogastronomico grazie a 283 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, ma ha conquistato anche il primato green con quasi 50mila aziende agricole biologiche in Europa e ha fatto la scelta di vietare le coltivazioni ogm a tutela del patrimonio di biodiversità senza dimenticare i quasi ventiduemila agriturismi, i circa diecimila mercati e fattorie dove acquistare a chilometri zero direttamente dagli agricoltori di Campagna Amica, le centinaia di città dell’olio, del vino, del pane e i numerosi percorsi enogastronomici. Tutte occasioni per acquistare prodotti alimentari tipici come ricordi dei luoghi di vacanza da consumare al ritorno a casa con parenti e amici e rendere meno duro il rientro.
Dalla mozzarella di bufala in Campania al formaggio Asiago in Veneto, dal pecorino della Sardegna al prosciutto San Daniele nelle montagne del Friuli, dal vino Barolo del Piemonte alla Fontina in Valle d’Aosta, dal limoncello campano al Caciocavallo del Molise e, in Umbria, salumi, tartufi, olio e vini pregiati, tartufi, farro, zafferano, sono alcuni dei più comuni souvenir richiesti dai turisti per portare un ricordo ‘appetitoso’ dei luoghi di vacanza, ma molti altri sono i ‘tesori’ custoditi gelosamente nelle campagne.
Il 70% degli italiani in vacanza durante l’estate 2016 visita frantoi, malghe, cantine, aziende, sagre, agriturismi o mercati degli agricoltori per acquistare prodotti locali a chilometri zero direttamente dai produttori e ottimizzare il rapporto prezzo/qualità “ma – sottolinea la Coldiretti – anche per conoscere la storia, la cultura e le tradizione che racchiude il prodotto”. In molti casi la vendita è accompagnata anche dalla possibilità di assaggi e degustazioni “guidate”, che consente di fare una scelta consapevole difficilmente possibile altrove, ma anche di verificare personalmente i processi produttivi in un ambiente naturale tipico della campagna.
Di fronte ad una offerta così variegata è nata l’App Coldiretti ‘Farmersforyou’ per mettere in connessione gli imprenditori agricoli italiani con i nostri connazionali e con i cittadini di tutto il mondo che si recano in Italia ed intendono acquistare prodotti o dormire nelle aziende agricole. E’ possibile scegliere i mercati di Campagna Amica, le fattorie, e le botteghe dove poter acquistare il vero Made in Italy agroalimentare, ma anche i ristoranti che offrono menù con prodotti acquistati direttamente dagli agricoltori.
Giulio Pocecco