Confcommercio Umbria, le categorie FIDA-Federazione Dettaglianti Alimentari e Federcarni hanno aderito alla richiesta del Governo di applicare uno sconto sui buoni spesa destinati alle famiglie in difficoltà. Lo sconto verrà applicato a chi si presenterà con i buoni spesa sarà del 5%, in base alle tipologie di prodotti messi in vendita da ogni singolo punto vendita.
E’ subita partita la raccolta di adesioni tra gli imprenditori, e sono già alcune decine in tutta la regione quelli che hanno detto sì. Dati i tempi stretti e la numerosità delle imprese del dettaglio alimentare e macellerie nel territorio umbro, la campagna di adesioni è tutt’ora in corso e si protrarrà nei prossimi giorni: per dare la propria disponibilità le aziende devono compilare un apposito form che possono trovare nel sito di Confcommercio Umbria.
I nominativi delle attività che sosterranno l’iniziativa saranno segnalati ai Comuni e saranno anche visibili nello stesso sito Confcommercio Umbria, dal quale sarà anche possibile scaricare una locandina informativa rivolta all’utenza.
FIDA Umbria lancia inoltre anche un’altra azione di solidarietà sociale: la “Spesa SOSpesa”. I consumatori sono invitati a acquistare qualche bene di prima necessità lasciandolo in un “carrello comune” il cui contenuto sarà periodicamente consegnato dall’esercente alla Protezione Civile, o ad associazioni di volontariato locale perché ne distribuiscano il contenuto alle famiglie in maggiore difficoltà.
“Siamo consapevoli dell’emergenza sociale e delle difficoltà che sta attraversando il nostro Paese e la nostra regione – sottolineano ad una voce il presidente di Confcommercio Umbria Giorgio Mencaroni, di FIDA Umbria Samuele Tognaccioli, di Federcarni Umbria Lucio Tabarrini – per questo ci siamo attivati subito per coinvolgere le imprese del dettaglio alimentare e del settore carni in un gesto di ulteriore aiuto alle persone più bisognose, trovando – va detto – grandissima sensibilità e disponibilità da parte degli esercenti.
Il nostro tessuto fatto prevalentemente di piccole attività di quartiere ha un ruolo determinante nell’assicurare, tanto più in questo drammatico momento, un servizio di prossimità davvero vicino alle persone, specie quelle che hanno più difficoltà a muoversi e che possono trovarsi in difficoltà”.
FIDA e Federcarni rivendicano infine il merito di avere sostenuto con forza la richiesta di chiusura domenicale del 22 marzo, del 29 marzo e di domenica 5 aprile, e di chiusura anticipata per le ore 19:00, in rappresentanza dei supermercati della distribuzione organizzata e dei negozi al dettaglio, che in questo delicato momento sono chiamati a garantire un servizio essenziale ai cittadini, con le conseguenti pressioni a cui sono sottoposti.
“Il comportamento responsabile che, dopo il primo momento di intasamento legato all’emergenza, hanno via via assunto i consumatori nel fare la spesa – sottolinea il presidente di FIDA Umbria e vice presidente nazionale Samuele Tognaccioli – e soprattutto la necessità di garantire una giornata di riposo settimanale dopo il carico lavorativo di questi giorni, che ha stremato gli imprenditori e i collaboratori con turni massacranti e non più gestibili, hanno reso assolutamente opportuna la scelta della chiusura domenicale.
Chiusura – conclude Tognaccioli – che ha inoltre consentito l’adeguato rifornimento dei punti vendita per tutte le materie prime necessarie ad affrontare al meglio la situazione emergenziale che tutti stiamo vivendo”.