Contratto di Fiume e di Lago: a Ferentillo il primo incontro

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Oggi vedrà l’inizio del processo per la costituzione del Contratto di Fiume e di Lago per il Basso Nera, Piediluco, Cascata delle Marmore.
L’incontro è in programma per le ore 17:30, presso la Sala Consiliare del Comune di Ferentillo; a seguire un aperitivo in piazza per la partecipazione della cittadinanza.
Il Contratto di Fiume rappresenta uno strumento partecipativo e cooperativo che alla luce del cambiamento climatico, degli eventi di siccità e di alluvione, delle prospettive attinenti alla strategia nazionale di sviluppo sostenibile, è in grado di condurre alla configurazione di un programma di azione di breve e medio/lungo periodo, contenente azioni/interventi strutturali e non strutturali su asset strategici quali: rischi, prevenzione, manutenzione, resilienza e sicurezza; agricoltura, paesaggio, boschi, ecosistemi, risorse idriche; fruizione degli spazi fluviali e lacuali, valorizzazione turistica; sviluppo economico sostenibile.
La recente delibera approvata dalla Regione Umbria – promossa dall’Assessorato alle Infrastrutture, Trasporti, Opere Pubbliche, Politiche della Casa e Protezione Civile,Urbanistica, Paesaggio, Rigenerazione urbana, Mitigazione rischio idrogeologico, idraulico e sismico – riconosce con un atto di indirizzo la validità del percorso promosso da Alta Scuola, Museo Hydra, Consorzio di Bonifica Tevere Nera, e dal neocostituito Ecomuseo Terre di Hydra.
All’incontro parteciperà l’Assessore della Regione Umbria Enrico Melasecche, il sindaco di Ferentillo Elisabetta Cascelli, Giovanni Selli ed Endro Martini di Alta Scuola, Carla Pagliari per il Consorzio Bonifica Tevere Nera, Francesco Fioretti dell’Ecomuseo Terre di Hydra ed Alessandro Capati del Museo Hydra.
Il programma di incontri permetterà l’apertura di un dibattito pubblico e la partecipazione della cittadinanza, e condurrà alla realizzazione del terzo Forum delle Acque, in programma a Terni e Marmore il 27-28 settembre, organizzato da Museo Hydra e Pro Loco Marmore grazie al finanziamento della Fondazione Carit, che sarà in gran parte dedicato all’esposizione dei progetti previsti allo stato attuale del Contratto di Fiume e alla partecipazione delle nuove generazioni della cittadinanza alle attività progettuali.

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