Il 16 novembre 1972 a Parigi venne siglata la Convenzione di Parigi per la protezione del Patrimonio Culturale Mondiale, approvata dalla Conferenza generale dell’Unesco. La Convenzione fu il punto di arrivo delle discussioni che seguirono il caso dei siti archeologici di Ebu Simbel e Philae, minacciati nel 1959 dalle acque del Nilo a seguito della costruzione della diga di Assuan. La mobilitazione internazionale produsse negli anni la consapevolezza della necessità di una Carta a tutela del Patrimonio mondiale: nacque così un documento che ha avuto particolare importanza per la salvaguardia, la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali e naturali a livello mondiale.
L’Unesco e la Convenzione di Parigi da allora sono stati al centro di polemiche, di accuse di Eurocentrismo e di battaglie tra i paesi membri per la selezione dei loro siti. Italia ha assunto un ruolo di primissimo piano, diventando un grande contributore e allo stesso tempo il paese con il maggior numero di siti sul proprio territorio.
Il riconoscimento Unesco produce spesso effetti positivi ma, come sottolineato da Italia Nostra, in alcuni casi la Carta non riesce a contrastare i rischi al patrimonio derivanti dallo sviluppo e dal turismo di massa. Il caso di Venezia e della sua Laguna è in questo senso emblematico ma numerose città d’arte italiane soffrono degli effetti distorsivi dell’overturism.
Per ricordare questo importante anniversario, Italia Nostra ha organizzato venerdì 11 novembre 2022 dalle ore 10.00 alle ore 18.30 presso la sala conferenze “Antonio Cederna” dell’ex Cartiera Latina una Giornata di Studi per il Cinquantenario della Convenzione di Parigi.