L’Ente Giostra dell’Arme di San Gemini celebra con piacere l’anniversario della ventesima edizione delle mostre d’arte promosse annualmente con la direzione di Piero Zannori che, quest’anno, propongono un focus sull’arte di Corrado Cagli.
Dopo la presentazione dei più importanti artisti del ‘900 umbro, da Burri a Dottori, Leoncillo, De Gregorio, Valentini… quest’anno, in coincidenza con la restituzione alla città di Terni della Fontana dello Zodiaco, progettata da Mario Ridolfi e Marco Fagiolo, ora restaurata, anche con la posa in opera nel fondo della vasca inferiore di una copia fedele dei disegni preparatori di Corrado Cagli, per la quale già nel 1934 aveva progettato la prima versione dei Segni zodiacali, considerando allora Cagli umbro ad honorem, anche per aver lavorato e poi diretto le Ceramiche Rometti di Umbertide nel 12929-1930, i curatori Massimo Duranti e Andrea Baffoni hanno progettato una mostra ispirata proprio a queste evidenze. Non l’ennesima panoramica della vasta ed eclettica produzione dell’artista, bensì, in collaborazione con l’Archivio Cagli, una mirata presentazione di dipinti e disegni del periodo della Scuola romana, entro il quale l’artista operò alle Ceramiche Rometti di Umbertide e quando realizzò la prima versione del 1934 dei Segni zodiacali per la fontana dello Zodiaco di Terni.
La mostra “Corrado Cagli – intorno alla Fontana dello Zodiaco”, è articolata in due spazi di San Gemini, Palazzo Vecchio e Sala multimediale (ex Chiesa di Santa Maria Maddalena). A Palazzo Vecchio saranno esposti una dozzina di dipinti del periodo della Scuola romana e altrettanti disegni della stessa stagione, fra i quali spicca un’autentica rarità il cartone preparatorio di oltre tre metri per due che l’artista utilizzò per realizzare “Orfeo incanta le belve”, il grande affresco per la XXI Biennale di Venezia del 1938, opera andata distrutta, per cui il bozzetto rimane l’unico documento originale di quell’impresa. Nell’ex Chiesa di Santa Maria Maddalena verranno esposti, riproposti insieme dopo molti anni, mai in Umbria, i dodici più dodici pannelli preparatori delle due versioni dei Segni zodiacali del 1934 e del 1961 della Fontana dello Zodiaco di Terni, allestiti ad anelli di oltre tre metri di diametro.
Come consuetudine, la mostra, curata da Massimo Duranti e Andrea Baffoni, con la direzione di Piero Zannori, è corredata da un ampio catalogo con saggi di M. Duranti e Giancarlo Carpi, con la collaborazione di Antonella Pesola, con ampi apparati biobibliografici a cura dell’Archivio Cagli diretto da Giuseppe Briguglio, e la riproduzione di tutte le opere in mostra.
La mostra è stata realizzata col fondamentale contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni, della Regione Umbria, del Rotary di Terni, dell’Associazione per la Valorizzazione del patrimonio storico-San Gemini, di Leda Violati e del Grand Hotel San Gemini e della Speed Art.
A corredo della mostra, il gruppo teatrale “I Casventini” di San Gemini, nel 50° anniversario della fondazione, ha allestito il Concerto Cromatico Buriana in 12 quadri come omaggio a Corrado Cagli, estensione sonora della mostra con i motivi dello zodiaco della fontana di Terni. Rielaborazione drammaturgica di Massimo Manini con musiche di Emanuele Grigioni, dagli originali del Maestro Giulio Noccioli, eseguite da un ensemble” piccola orchestra”, Chiara Dragoni, Flauto e Ottavino, Giorgia Savazzi Oboe e corno inglese, Nicolò Zedda, pianoforte, Emanuele Grigioni Fisarmonica e dalla Corale Casventum.. Voci recitanti gli attori Elisa Gabrielli e Andrea Mengaroni. Libero adattamento di Moreno Cerquetelli. Non un concerto teatralizzato fine a se stesso a fare da elementi scenografici come parte dell’impianto drammaturgico.
Lo spettacolo verrà presentato all’Abbazia di San Nicolò il 29 settembre alle ore 21 e replicato il 7 ottobre sempre alle 21.
L’inaugurazione della mostra è prevista a San Gemini per sabato 24 settembre (aperta fino al 09 ottobre) in piazza Palazzo Vecchio, alle ore 18,30.
Orario Feriali ore 17-23, Sabato e festivi ore 10-13; 15-24