Valutare i danni permanenti causati dal Covid-19 per gestire adeguatamente le conseguenze croniche nei soggetti contagiati, in vista di un loro reinserimento nella società ma anche in termini di idoneità al lavoro o alle attività sportive.
Questo l’obiettivo del bando “Danni permanenti dell’infezione da Sars-CoV2” pubblicato lo scorso 8 settembre 2021, con il quale la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia prosegue nel proprio sostegno finanziario alla ricerca scientifica e alla sperimentazione per fronteggiare il virus e i suoi effetti.
Di fronte all’emergenza Covid-19, la Fondazione si è subito impegnata in una pluralità di azioni a supporto delle strutture sanitarie e sociali, delle istituzioni, degli Enti di Ricerca e del Terzo settore, anche con la pubblicazione di bandi ad hoc. Uno dei quali, aperto a settembre 2020, è stato destinato alla ricerca scientifica per sostenere la realizzazione di studi inerenti le problematiche emerse dopo la fase acuta del Covid-19, ed in particolare la conoscenza dei dati epidemiologici disponibili nella popolazione umbra, l’individuazione di nuove strategie per la terapia, la diagnosi precoce e la prevenzione e, non ultima, l’analisi delle conseguenze sociali ed economiche.
Il nuovo bando, per il quale sono stati stanziati 250mila euro, è rivolto alla promozione e al cofinanziamento di progetti scientifici indirizzati su uno dei seguenti ambiti d’intervento:
- valutazione clinica, funzionale e di diagnostica per immagini degli esiti cardiaci, polmonari e di altra natura (neurologici, degli organi di senso, nefrologici, dermatologici) della Covid-19 nei soggetti con pregressa infezione SARS-CoV2;
- valutazione degli esiti della Covid-19 nei soggetti affetti da “long-COVID” e impatto sulla qualità della vita; follow-up degli esiti della Covid-19 con l’uso della telemedicina;
- follow-up degli esiti della Covid-19 con l’uso della telemedicina;
- valutazione degli esiti post Covid-19 nel reinserimento lavorativo in termini di idoneità al lavoro e di idoneità alle attività sportive agonistiche e non agonistiche;
- strategie di riabilitazione polmonare e cardiologica dei pazienti con esiti di Covid-19.
Destinatari dell’intervento sono Enti di ricerca pubblici ed università pubbliche con sede operativa nel territorio di riferimento della Fondazione, che hanno la possibilità di attivare partnership anche con altre realtà fuori dal contesto regionale, ad esempio con altre università italiane, elemento che sarà considerato positivo in fase di valutazione.
Il contributo richiesto, di cui la Fondazione finanzierà fino ad un massimo dell’80%, non potrà superare l’importo di 50mila euro e potrà riguardare: la copertura di borse di studio, di assegni di ricerca e/o contratti inerenti il progetto di ricerca; rimborsi spese per trasferte inerenti le attività di ricerca e per la comunicazione e disseminazione dei risultati attraverso convegni e pubblicazioni; materiali di consumo o di laboratorio necessari allo svolgimento della ricerca; acquisto di attrezzature e macchinari.
I progetti dovranno essere presentati entro le 13.00 del 29 ottobre 2021 esclusivamente online sul portale ROL (Richieste e Rendicontazione On Line) raggiungibile tramite l’apposito collegamento sul sito internet della Fondazione www.fondazionecrpg.com nella sezione “Bandi e Contributi” – “Richieste di contributo”, dove è possibile consultare e scaricare il bando.
“Nel quadro delle conoscenze attuali sul Covid-19 – afferma la Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Cristina Colaiacovo – le zone d’ombra restano indubbiamente ancora ampie. Per fronteggiare la pandemia crediamo nel ruolo primario ricoperto dalla scienza e pertanto investiamo, e investiremo, nella ricerca insieme ai nostri atenei e ai centri di ricerca, con l’obiettivo di aumentarne la massa critica e renderli più competitivi attraverso un modello multidisciplinare che punta a lavorare in squadra e a fare sistema anche con altre realtà nazionali. Auspichiamo dunque una convinta e ampia adesione dei nostri ricercatori al bando, così da perseguire una significativa crescita della ricaduta positiva che, a partire dalla medicina e dall’applicazione clinica, abbia un forte impatto anche su tutte le attività e sull’intera società”.