E’ uscito online “Crimini informatici: la consapevolezza come prima difesa”, il libro di Davide Sardi e Samantha Cosentino.
In un contesto caratterizzato da una vita, sia lavorativa che privata, sempre più digitale, è diventato purtroppo abituale sentir parlare di attacchi informatici.
L’evoluzione tecnologica, infatti, offre sicuramente comodità, praticità e vantaggi ma è accompagnata anche da rischi tutt’altro che marginali.
Sebbene sia normale essere affascinati dalle novità dell’evoluzione, bisogna tuttavia essere consapevoli che, trascurando tali pericoli, si rischia seriamente di vanificare l’impatto positivo delle soluzioni innovative. Il progresso, che non può e non deve essere fermato, deve però essere accompagnato da un’adeguata consapevolezza delle minacce legate ad un utilizzo improprio degli strumenti, dal momento che le innovazioni non devono minare le nostre libertà e i nostri diritti né l’esistenza delle nostre aziende.
In particolare, a essere a rischio, sono soprattutto le PMI – spina dorsale del nostro Paese – che essendo dotate di limitate risorse economiche e competenze specialistiche, possono anche essere sfruttate dai criminali informatici come tramite per arrivare alle aziende più grandi.
La redditività dei crimini informatici rende inoltre il cybercrime particolarmente attrattivo, al punto da poter già mettere in pericolo lo sviluppo economico e sociale di interi Paesi. E, secondo alcuni studi, il “settore”, diventato anche strumento di guerra, promette di espandersi in modo ancora più minaccioso.
In tale quadro, gli autori di questo libro – Davide Sardi e Samantha Cosentino – provano a fornire alcuni strumenti per aiutare aziende e singole persone a comprendere le possibili conseguenze della superficialità e della scarsa consapevolezza in questi ambiti, ma anche utili suggerimenti per consentire al lettore un utilizzo maggiormente responsabile della rete.