Dal 25 gennaio al 30 giugno 2019, nella sede di Galleria Corsini a Roma, è possibile ammirare, per la prima volta dal grande pubblico, un capolavoro recentemente riscoperto di Giorgio Vasari: il Cristo Portacroce, realizzato per il banchiere e collezionista Bindo Altoviti nel 1553.
Il dipinto costituisce uno dei vertici della produzione dell’artista aretino e uno degli ultimi dipinti realizzati a Roma prima della sua partenza per Firenze.
Il ritrovamento si deve a Carlo Falciani, esperto studioso di pittura vasariana, che lo ha riconosciuto nel quadro registrato da Vasari nel proprio libro delle “Ricordanze”, indicandone la data e il nome del prestigioso destinatario.
Il dipinto testimonia un momento assai importante dell’attività romana di Vasari, allora al servizio di papa Giulio III e della sua cerchia. Riportata nel suo contesto, l’opera si rivela un caso esemplare per capire le pratiche di lavoro di Giorgio Vasari e i caratteri peculiari della sua fortunatissima ‘maniera’.
In occasione della mostra è previsto un ciclo di conferenze sull’opera esposta e la figura dell’artista. Sarà inoltre pubblicato un catalogo (editore Officina Libraria) a cura di Barbara Agosti e Carlo Falciani.
La mostra e il catalogo sono stati realizzati grazie alla collaborazione e al supporto della Benappi Fine Art. Il dipinto è stato restaurato presso lo studio “Daniele Rossi” di Firenze.