La manifestazione Cultural apre le porte all’Umbria: presentata ad Assisi la decima edizione che ha come fulcro la cultura alimentare e la promozione delle eccellenze enogastronimiche del nostro paese.
Presenti alla presentazione di Cultural 2020, lo scorso 7 febbraio presso il Nun di Assisi, Mauro Bochicchio, ideatore della manifestazione, chef Antonio Bufi, chef Christian Mandura, Carla Lertola dietologa, Leonardo Montemurro presidente CNA Basilicata, Alberto Sacco assessore al turismo comune di Torino, Lucio Tabarrini presidente del consorzio Umbria & Tastes.
Nata da un’idea, o meglio, da una necessità di Mauro Bochicchio, piemontese trapiantato a Parigi che sentiva la necessità di portare, in terra transalpina, i sapori ed i saperi della cucina italiana, Cultural si pone come punto di contatto tra i migliori produttori e i più attenti consumatori, al fine di agevolare una filiera corta e sostenibile, a favore del territorio, delle materie prime, della valorizzazione delle capacità artigianali. Giunta alla sua decima edizione in un costante crescendo di espositori e visitatori, Cultural sarà presente quest’anno, oltre alle sue due location storiche Matera e Parigi anche a Torino.
Interessanti i numeri della manifestazione: lo scorso anno l’evento di Matera ha visto partecipare ben 102 aziende italiane, 130 chef e 200 etichette, oltre ad essere un evento totalmente plastic free.
Fare cultura intorno alle materie prime è lo scopo della manifestazione dedicata agli appassionati del food, un ambito dove c’è ancora molto da lavorare, per rendere ogni consumatore responsabile e donare strumenti idonei per una scelta consapevole al momento della spesa. I valori della cultura alimentare quali la biodiversità e l’ambiente, oltre alla qualità dei prodotti, vanno ostinatamente diffusi, al fine di arrivare non soltanto ai cultori del cibo, già sensibili a certe tematiche, ma anche al grande pubblico, soprattutto quello delle grandi città, che ignora totalmente i processi produttivi sia industriali che artigianali e che quindi non è in grado di fare scelte consapevoli.
I piccoli produttori di qualità incontrano molte difficoltà ad affermarsi sul mercato, sviluppare contatti, promuovere il proprio prodotto, Cultural in questo senso ha fatto e fa molto come anello di congiunzione con nuovi mercati ancora da conquistare.
Luca Tabarrini ha sottolineato, nel suo intervento, come l’Umbria sia scrigno di valori inespressi che trovano estrema difficoltà nel promuoversi adeguatamente e che invece meritano un palcoscenico adeguato per essere conosciuti e apprezzati.
Il tema di quest’anno di Cultural è “Il vegetale al centro”, ovvero, come detta la dieta mediterranea, i prodotti della terra come base per l’alimentazione oltre che protagonisti di piatti gustosi: non più contorni ma protagonisti anche grazie all’opera di giovani ed intraprendenti chef che, attraverso una ricerca anche estetica in linea con le tendenze più innovative, esaltano le verdure ed i legumi che, sulla tavola di tutti i giorni, sono avvolti da un velo di tristezza.
Benedetta Tintillini