Nell’anno delle celebrazioni dei 700 anni dalla morte del Somma Poeta, Dante Alighieri, lo scorso 13 settembre, presso le sale del Museo “Claudio Faina” in piazza Duomo ad Orvieto, alla presenza delle autorità cittadine e della stampa, è stata inaugurata la mostra “Il vero volto di Dante Alighieri – L’avventura di un quadro” che ha aperto i battenti il 14 settembre fino al 14 novembre 2021.
L’esposizione organizzata dal Comune di Orvieto e dalla Fondazione per il Museo “Claudio Faina” ruota intorno al singolare dipinto raffigurante Dante Alighieri con la barba, conservato da decenni nell’ufficio del Sindaco della città e che oggi è stato oggetto di un intervento di ripulitura ad opera di Chiara Munzi e Giuseppe Ammendola di Keorestauro.
L’opera, di un autore ignoto, probabilmente realizzato alla fine del ‘500 nell’ambiente dei fratelli Zuccari, costituisce la fedele descrizione che del Sommo Poeta fa il suo primo biografo, Giovanni Boccaccio, nel Trattatello in laude di Dante scritto tra il 1351 e il 1355 («Il suo volto fu lungo, e il naso aquilino, e gli occhi anzi grossi che piccioli, le mascelle grandi, e dal labro di sotto era quel di sopra avanzato; e il colore era bruno, e i capelli e la barba spessi, neri e crespi, e sempre nella faccia malinconico e pensoso»).
Il quadro raffigura Dante Alighieri in maniera completamente diversa dall’iconografia ufficiale e rappresenta pertanto una rarità. Dante, infatti, viene immortalato con la barba solo in miniature presenti in alcune versioni illustrate della Divina Commedia mentre altre due immagini che lo ritraggono con pizzetto e baffi sono state rintracciate in un disegno di Tito Lessi (1858-1917) e nel “Ritratto di Dante” del pittore russo Il’jaRepin (1844-1930) esposto al Kostroma State Historical-Architectural and Art Museum.
In mostra anche il dipinto di Francesco Petrarca attribuito alla stessa mano del Dante, una versione del 1927 del “Trattatello di Boccaccio” e la cartolina tratta dal dipinto di Tito Lessi, entrambi provenienti dalla collezione privata di Aldo Lo Presti, e due statue di Papa Bonifacio VIII realizzate nel 1297 per essere posizionate sulle porte di ingresso alla città. Il pontefice, citato con parole durissime nella “Divina Commedia”, ebbe infatti un’influenza considerevole nella vita politica della città di Orvieto.
Inoltre, per gentile concessione della Bonelli Editore, sono esposte anche la copertina e le tavole del racconto a fumetti “PapeSatànAleppe!”, inserito nello speciale n. 38 di Martin Mystère dell’agosto 2021, che s’ispirano al Dante con la barba di Orvieto.
La visita alla mostra è possibile negli orari di apertura del museo (9.30-18.00, ultimo ingresso 17.30) e sarà compresa nel biglietto di ingresso del Museo Etrusco e Civico “Claudio Faina” (4,50 euro intero, 3 euro ridotto) mentre sarà gratuita per i residenti del Comune di Orvieto esibendo un documento d’identità alla biglietteria.
In vendita presso il bookshop del museo il catalogo curato da Intermedia Edizioni dall’omonimo titolo che ripercorre le singolari vicende dell’opera d’arte, curato da Giuseppe Della Fina con testi di Aldo Lo Presti, Michele Maccherini, Francesco Federico Mancini e Teresa Nocita.
Il catalogo è in distribuzione nazionale da oggi, 13 settembre, ed acquistabile nel sito di Intermedia Edizioni.
Nei due mesi di svolgimento della mostra – 14 settembre / 14 novembre – saranno organizzate una serie di iniziative collaterali, coordinate dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Orvieto, nell’ambito delle manifestazioni per celebrare i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.
La società cooperativa Sistema Museo, in sinergia con l’Associazione delle Guide turistiche dell’Umbria, promuoverà la visita guidata tematica “Sulle tracce di Dante Alighieri a Orvieto” incentrate sulla figura di Dante e le connessioni con la città. Partendo dal Museo Faina, sede della mostra, si ripercorrerà il Viaggio del Sommo Poeta. E’ infatti possibile trovare un ponte con la Divina Commedia attraverso la visita dei principali attrattori turistici di Orvieto, come la Torre del Moro, il Duomo e il Pozzo di San Patrizio.
Oltre alla mostra si visiterà dunque il Duomo di Orvieto, con un focus particolare alla Cappella di San Brizio, dove oltre ad essere presente un’altra immagine di Dante Alighieri si trova la massima espressione nella descrizione dell’Inferno e del Paradiso attraverso i dipinti di Luca Signorelli.
Il tour proseguirà parlando delle nobili famiglie orvietane dei Monaldeschi e dei Filippeschi e della loro rivalità per la supremazia cittadina che vennero citate nel VI Canto del Purgatorio e i cui versi vennero riportati in una iscrizione presente su un lato della Torre del Moro.
In conclusione la visita al Pozzo di San Patrizio che, secondo la tradizione, viene associato alla caverna di un isola del lago Lough Derg in Irlanda, custodita da San Patrizio, da dove si poteva accedere al Purgatorio.
Le visite guidate (25 settembre – 3 e 30 ottobre – 6 e 14 novembre) saranno su prenotazione per piccoli gruppi o a data fissa (minimo 2) per individuali e famiglie. La durata del tour sarà di 2 ore e 30 minuti al costo di 20 euro a persona (compresi gli ingressi), gratuito sotto i 6 anni.
Sabato 23 ottobre, alle ore 17, presso la Sala Digipass della Nuova Biblioteca Pubblica “L. Fumi” di Orvieto, si terrà invece l’iniziativa organizzata dall’Unitre di Orvieto “San Tommaso – Giotto – Arnolfo Di Cambio – Dante. Come cambiò il modo di comunicare” a cura dell’architetto Raffaele Davanzo.
Tra le iniziative in programma anche “Dante, il poeta del Finimondo”, il video del giornalista e conduttore tv Guido Barlozzetti prodotto dalla Fondazione Centro Studi “Città di Orvieto” con la regia di Giovanni Bufalini e gli ex allievi del corso Filmaker Factory, e la produzione musicale-culturale a cura della Scuola comunale di musica “Adriano Casasole” che unirà due celebrazioni importanti quella dei 100 anni dalla morte di Luigi Mancinelli e quella dai 700 di Dante.
Il legame sarà l’opera lirica Paolo e Francesca scritta dallo stesso Mancinelli per i versi di Arturo Colautti e riferita al V Canto dell’inferno della Divina Commedia.
Questa sera alle 23.15 su Rai 3, inoltre, Orvieto sarà protagonista del documentario “Dante Confidential” in parte girato al pozzo di San Patrizio nell’aprile scorso.
Attraverso la voce e il volto di Pierfrancesco Filiberto, meglio noto come Pif, si racconterà l’attualità del Sommo Poeta a 700 anni dalla sua morte. Con i contributi di critici letterari e storici, così come di protagonisti del mondo della cultura si affronteranno otto grandi temi contenuti nella Divina Commedia che ci sollecitano ancora oggi: il narcisismo e il denaro, la politica e l’esilio, la parità di genere. Si scoprirà che Dante è diventato un’icona pop, perché la sua idea dell’amore affascina i nostri giovani e quanto la figura del suo Ulisse ispiri gli scienziati e gli esploratori del terzo millennio.
Dante Confidential, diretto da Simona Risi, su soggetto di Didi Gnocchi, scritto da Arianna Marelli e Marzio G. Mian, è una produzione 3D Produzioni per Rai Documentari in collaborazione con Toscana Promozione Turistica.