Echi notturni è il titolo dell’ultima tranche di appuntamenti targati Festival Villa Solomei 2022.
Lunedì 4 Luglio è stata la penultima serata del Festival Villa Solomei che, per quest’anno, ci ha voluto regalare due serate aggiuntive al calendario.
La location si sposta, non di molto, ma la suggestione è al massimo… siamo nel parco di Solomeo alle spalle il monumento “Tributo alla Dignità dell’Uomo”…. Un corridoio di lanterne… una scalinata e là, al centro, c’è un pianoforte a coda e un seggiolino che sta aspettando l’arrivo dei due artisti che si esibiranno… tutt’intorno ci siamo noi pubblico, noi platea, inebriati da tanta bellezza…
Prende la parola Carolina Cucinelli che ci presenta questa serata che fa da anello di congiunzione tra classico e moderno tra ieri e oggi, i fratelli Kanneh-Mason giovanissimi intrepreti londinesi di fama internazionale, fratello e sorella. Lui, Sheku, suona il violoncello, un Matteo Goffriller del 1700 che gli è stato concesso a prestito indefinito… sembra soffrire e gioire quando vibra le dita sulle corde… quando pizzica il suo amato violoncello… lei, Isata, è al piano… le sue mani corrono sui tasti e padroneggiano la tastiera di un piano che sembra essere infuocato dalla rapidità di quelle esili mani che dimostrano tutta la forza e passione della musica… sono simbiosi assoluta… sono poesia … aprono il concerto con una suonata “negro spiritual”, un canto di fatica, un canto popolare eseguito durante i lavori degli schiavi.
“Highlihts” , questo il titolo del concerto che ci sorprende fino all’ultima nota, quando intonando “Hallelujah” di Leonard Cohen siamo alla fine, la magia è compiuta, le note risuonano immerse nella meraviglia… lanterne e luna sono luci che ci abbracciano e noi ci lasciamo guidare solo dalla bellezza… e c’è chi, arrivati alla conclusione della performances e risvegliati di colpo dalla fine di tanto splendore grida…”bis!!!”
Sonia Lustrino