Edoardo Prati in “Cantami d’amore”… al tempo dei social

edoardo prati

Il primo appuntamento della voce e del volto social, Edoardo Prati, con il suo primo spettacolo dal vivo, è arrivato anche a Perugia, nella sera del 17 Gennaio 2025, all’Auditorium San Francesco al Prato, nella Stagione ”SanFra 2024”promossa da Mea Concerti.

Neanche a dirlo, l’auditorium è sold out e la bellezza sta nel vedere gente di ogni età; la riflessione si pone sul lato bello dei social, questo ragazzo, Edoardo, classe 2004, ha saputo coinvolgere e trasmettere  la sua passione per i classici della letteratura.

Uno studente che si racconta e che traduce la vita, le parole che i grandi poeti hanno scritto per raccontare l’amore.

Delicato e soave lo spettacolo accarezza le emozioni passando dalle pagine più belle della letteratura classica e dalla musica di grande cantautorato.

…In un epoca in cui tutto viene messo in vista sulla finestra per occultare il vuoto della stanza.. vedere l’auditorium gremito di giovani fa nascere un fiore nel cuore.

Spunti di riflessione che partono dall’adolescenza di Edoardo, che su una panchina di legno trova la sua zona franca, cercando di far conoscenza con sé stesso cercando la strada nelle vibrazioni e nelle parole in cui riconoscersi.

Partendo da Dante, passando per Catullo, sfiorando Frida Kahlo e declamando Tasso.

“-Il mio amore le parole, i libri, che sono una strada naturale che sono ossigeno… ”

-“Ed è quindi il naufragio delle parole che ci trova impreparati, le parole per impedire la morte del passato unica opportunità per rimanere vivi!”-

Si svela l’accessibilità di grandi testi antichi con una grande modernità di pensiero ed emozioni, questo giovane talentuoso chiude il suo monologo con un’immagine umana eloquente, chiara ed evocatoria: “Siamo parte di un mosaico esteso e secolare, non siamo i primi e non saremo gli ultimi in balia dell’ingovernabilità e delle contraddizioni dei sentimenti.”… Homo sum, humani nihil a me alienum puto”(sono un essere umano, niente di ciò ch’è umano ritengo estraneo a me ).

Lo spettacolo si chiude con una citazione presa dal celebre film “Il Postino” dell’amato Massimo Troisi che fa da sfondo… “la poesia non è di chi la scrive ma di chi gli serve… ”

L’amore, e i versi che lo raccontano, metro democratico del tempo.

Sonia Lustrino

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