Scaldate i muscoli e sfidate l’emofilia: riparte la campagna “Miles for Haemophilia: your personal best”

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Fino al 30 settembre 2016, attraverso l’hashtag #kmxemofilia, tutti potranno donare per l’emofilia i chilometri percorsi durante l’attività sportiva preferita e contribuire a raccogliere 17.152 chilometri, uno in più rispetto al traguardo del 2015. Al raggiungimento di questo obiettivo, anche quest’anno Pfizer finanzierà la realizzazione di un progetto che favorisce la pratica di un’attività sportiva per i pazienti emofilici più giovani.

Si può sfidare l’emofilia, ma anche altre malattie, con iniziative a volte insolite, ma certamente efficaci, specie se dall’alto impatto emotivo e che implichino una partecipazione personale ed attiva.

E così, dopo il grande successo dell’edizione 2015, è ripartita la campagna “Miles for Haemophilia: your personal best”, promossa dalle Associazioni Pazienti FedEmo (Federazione delle Associazioni Emofilici) e Fondazione Paracelso e con il contributo incondizionato di Pfizer,con l’obiettivo di creare consapevolezza e sensibilizzare il pubblico sull’emofilia e sull’importanza di praticare sport per migliorare la qualità di vita di chi ne soffre.

Fino al 30 settembre sarà possibile condividere i chilometri percorsi con l’attività sportiva (ciclismo, nuoto, corsa o qualunque altro sport o attività fisica) sui profili Facebook, Twitter e Instagram con l’hashtag #kmxemofilia e contribuire all’ambizioso obiettivo di “Miles for Haemophilia: your personal best” di quest’anno: arrivare a 17.152 chilometri, 1 in più rispetto al traguardo dell’anno scorso.

“Anche quest’anno la Fondazione Paracelso sostiene con entusiasmo la campagna, augurandosi il superamento dei chilometri raggiunti l’anno scorso per permettere alle Associazioni di Pazienti Emofilici di presentare i progetti di attività sportiva”, ha dichiarato Andrea Buzzi, presidente della Fondazione Paracelso. “Siamo sicuri del successo dell’iniziativa: tutti a condividere i chilometri percorsi attraverso la propria attività sportiva fino al 31 agosto”. “Come Fedemo, riteniamo che l’educazione alla pratica sportiva sia fondamentale per il benessere ed il miglioramento della qualità della vita di ogni emofilico ove sussistano le condizioni fisiche” ha dichiarato Cristina Cassone, Presidente Fedemo, ” per raggiungere questi obiettivi siamo attualmente impegnati con il Progetto Fedemo Sport insieme ad AICE, FIMS e Coni per la stesura di linee di raccomandazione finalizzate a disciplinare l’accesso alla pratica sportiva delle persone con emofilia r garantire che tali attività si svolgano in sicurezza”.

Appassionato sostenitore della compagna “Miles for Haemophilia: your personal best” è Alex Dowsett, il campione del ciclismo inglese affetto da emofilia grave. La sua storia dimostra concretamente come l’attività sportiva, unita a una corretta profilassi, possa consentire ai pazienti di migliorare la convivenza con la malattia raggiungendo traguardi importanti, nello sport come nella vita di tutti i giorni.

La campagna sarà inoltre sostenuta da numerosi blogger sportivi, e dal Team Spartans Italia, un’associazione di atleti amatoriali (ciclisti, nuotatori, podisti, corridori e atleti di triathlon) che ha fatto della motivazione e dell’educazione alla vita sana la sua filosofia.

Quest’anno, per diffondere ancora di più la conoscenza della campagna, sarà possibile coinvolgere uno o più amici “nominandoli” (attraverso il tag) ed invitandoli a partecipare alla raccolta dei chilometri. Non solo: anche chi non svolge attività fisica può contribuire al raggiungimento del traguardo, visitando la sezione dedicata alla campagna sul sito www.pfizer.it e cliccando “mi piace” sotto il contatore dei chilometri. A ogni “mi piace” corrisponde un chilometro donato. Il contatore verrà aggiornato quotidianamente con i chilometri donati e i “mi piace” ottenuti, per verificare quanta “strada” abbiamo fatto e quanta ne resta da fare per raggiungere la meta finale.

Raggiunto l’obiettivo, verrà donata una somma non superiore a 10.000 euro per finanziare la realizzazione del miglior progetto presentato da un’associazione di pazienti emofilici, che favorisca la pratica sportiva nei ragazzi e nei giovani adulti affetti da emofilia. Lo scorso anno la donazione messa a disposizione è stata assegnata al progetto “Un tuffo nel futuro”, dedicato al nuoto e alla pratica dei tuffi, presentato dall’Associazione Emofilici di Bologna e Provincia.

Giulio Pocecco

 

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