Serata di intense emozioni quella dedicata, nell’ambito della terze edizione di Enologica Montefalco che si conclude oggi, a Benozzo ed il Sagrantino.
Benozzo ed il Sagrantino, due nomi nei quali l’antica Coccorone si identifica, profondamente identitari dello splendido territorio che li accoglie. A Montefalco Benozzo Gozzoli ha lasciato un mirabile esempio della sua arte apprezzata in tutta l’Italia centrale, testimonianza che si può ammirare all’interno del Museo di Montefalco dove, l’abside della chiesa di San Francesco affascina con gli affreschi del grande pittore toscano narranti la vita del Poverello di Assisi.
Una degustazione guidata quella proposta lo scorso venerdì da Enologica Montefalco, si, ma guidata dal cuore e dal piacere di godere di quanto di bello e di buono il nostro territorio è in grado di offrire.
Un trionfo per gli occhi, per il palato, per l’olfatto e, su tutti, per lo spirito. Dal Trebbiano Spoletino al Montefalco Rosso, per arrivare al celeberrimo Sagrantino sia nella versione secca che passita, scopriamo i preziosi dettagli degli affreschi quattrocenteschi e dei pregiati vini, ne ammiriamo le sfumature di colore, le vibrazioni, le peculiarità, entrambi custodi di antichi saperi, che hanno fatto di Montefalco la perla che oggi è, insieme ad i suoi prodotti, apprezzata in tutto il mondo.
Benedetta Tintillini