La scomparsa di Enrico Vaime lascia un vuoto difficilmente colmabile nel panorama dello spettacolo italiano: dalla radio alla televisione al teatro, la sua sagacia ed il suo umorismo disincantato hanno accompagnato un’era di grandi produzioni.
Il Teatro Stabile dell’Umbria ricorda con grande affetto e stima Enrico Vaime, uno dei nostri più grandi e popolari autori radiofonici, televisivi e teatrali.
Molto legato a Perugia, città dove era nato, nel 2004, per lo Stabile umbro Enrico Vaime aveva firmato, insieme a Nicola Fano, lo spettacolo I Quattro Moschettieri, debuttato al Teatro Pavone. La commedia, che vedeva tra i protagonisti Simona Marchini e Antonello Fassari, prendeva ispirazione dai due libri che la Buitoni-Perugina, pubblicò tra il 1935 e 1937, autori Angelo Nizza e Riccardo Morbelli, illustrati con grande gusto da Angelo Bioletto. I libri erano l’adattamento narrativo delle trasmissioni Rai delle Avventure dei quattro moschettieri, che ebbero un enorme successo e segnarono la storia della radio, seguiti dalla fortunata raccolta di figurine, che appassionò tutta l’Italia, divenendo una vera e propria mania: ancora è rimasta mitica l’introvabile figurina del Feroce Saladino.
Vaime e Fano nell’elaborazione drammaturgica, mescolando dialoghi, canzoni e musica, sketches e coretti, erano riusciti a recuperare il fascino delle atmosfere e della teatralità di quegli anni in uno spettacolo di grande successo che si è distinto per essere pieno di vita, musica, fantasia nelle rievocazioni e divertimento delle citazioni, grazie anche alla regia di Gigi Dall’Aglio, anche lui artista recentemente scomparso, un’altra grande perdita per il mondo teatrale e per lo Stabile umbro per il quale aveva diretto diversi spettacoli, tra i quali Francesco delle creature, L’histoire du soldat e Laudes.