In un periodo di grande difficoltà economica le farmacie AFAS, insieme alla Caritas, sostengono l’iniziativa di donare un farmaco a chi non può permetterselo, l’intervista a Antonio D’Acunto, presidente AFAS
Con la pandemia un numero sempre più crescente di persone non può permettersi l’acquisto di medicinali, anche se necessari. Il fenomeno della povertà sanitaria è sempre più diffuso in Italia e in Umbria, accentuato, negli ultimi mesi, dalla crisi economica generata dall’emergenza sanitaria. Con queste forti motivazioni scendono in campo AFAS e Caritas Diocesana di Perugia per riuscire a colmare questo che è un bisogno importante per le famiglie. Nella farmacie AFAS, quindi, sarà possibile acquistare medicinali da banco come antinfiammatori, antidolorifici, colliri ecc. e metterli in un apposito contenitore che verrà consegnato alla Caritas. Le strutture che beneficeranno dei farmaci sono: il consultorio medico Villaggio Sorella Provvidenza, Emporio Tabgha, Emporio Siloe (Ponte San Giovanni), Emporio Divina Misericordia (Sant’Andrea delle Fratte).
A gestire questi centri sono dei medici in pensione che fanno orientamento alla salute e distribuzione di farmaci i quali registrano un aumento costante dell’utenza, soprattutto nell’ultimo periodo.
Per partecipare all’iniziativa basterà recarsi in una delle 14 sedi AFAS – comprese quindi anche le farmacie comunali di Magione, Todi e Città della Pieve – e acquistare uno o più farmaci da destinare alla raccolta solidale. I prodotti raccolti a Todi saranno destinati alla Caritas Diocesana di Orvieto-Todi a cui la città appartiene.
È stato stilato un elenco dei prodotti dei quali c’è maggiore necessità. Si tratta di antinfiammatori, antidolorifici, antistaminici, antiemorroidali, antispastici, polivitaminici, colliri antistaminici e decongestionanti, sintomatici per il raffreddore, decongestionanti nasali, antinfluenzali, ginecologici topici, latte artificiale tipo 1.
Donatella Binaglia