Todi si prepara a celebrare uno degli eventi più attesi dell’anno: la Festa della Natività della Vergine. Questa ricorrenza, che unisce fede e cultura, rappresenta per la comunità un’occasione per rivivere antiche tradizioni. Oltre ad essere un momento di devozione spirituale, la festa attrae visitatori e pellegrini da tutta Italia.
Le Origini della Festa e il Tempio della Consolazione
Dal 5 all’8 settembre, Todi si ferma per celebrare la sua antica tradizione. Le radici di questa festa risalgono al 1506, con il ritrovamento di un quadro della Madonna con Bambino. Questo dipinto era conservato presso il convento di Santa Margherita, un monastero benedettino, e raffigurava Maria che porgeva la fede nuziale a Santa Caterina di Alessandria. La leggenda racconta che uno dei muratori che lo ritrovò, cieco da un occhio, riacquistò miracolosamente la vista dopo aver toccato il dipinto.
La storia del quadro ispirò la costruzione del Tempio della Consolazione, capolavoro rinascimentale iniziato nel 1508 e concluso nel 1607. La chiesa, intitolata a Maria della Consolazione, divenne presto meta di pellegrinaggi e fulcro della devozione mariana a Todi.
La Tradizione Tra Mito e Fede
La festa è strettamente legata alla leggenda del quadro miracoloso e alla successiva edificazione della chiesa. Nel corso dei secoli, l’evento ha mantenuto la sua importanza religiosa e culturale, coinvolgendo tutta la città con mercati, tornei e giostre. Oggi, la celebrazione è un’occasione per riscoprire le radici storiche e spirituali di Todi, valorizzando un patrimonio che unisce arte, fede e tradizione.
La Festa della Natività della Vergine rappresenta, dunque, l’anima stessa di Todi, un simbolo di continuità che attraversa il tempo.