di Benedetta Tintillini
Si è sentito forte e chiaro il profumo di un grande Festival di Spoleto, quello del 60° anniversario, che si svolgerà dal 30 Giugno al 16 Luglio. Oltre alle anticipazioni già note, come il ritorno di Roberto Bolle ed i suoi “friends” o la presenza di Fiorella Mannoia con “Combattente” tour, tutto il programma sarà svelato tra pochi giorni, precisamente il 3 Maggio prossimo, durante la conferenza stampa in programma a Roma, annunciata da Giorgio Ferrara durante la presentazione del concerto di Richard Galliano.
Un Festival “allungato” nel tempo, come da volontà del Sindaco Fabrizio Cardarelli e di Ferrara stesso, che ha cominciato a far sentire i suoi profumi già da ora, con la splendida esibizione, al Teatro Nuovo Giancarlo Menotti, del Maestro Richard Galliano accompagnato da un quanto mai suggestivo quintetto d’archi.
“Du Tango Nuevo à la New Musette” recita il titolo, dalle allora innovative, adesso ormai classiche, sonorità di Piazzolla, che Galliano ha avuto la fortuna di incontrare nel 1980, allo stile personale ed inconfondibile del maestro francese. Galliano è un virtuoso fisarmonicista e bandoneonista, nonché compositore, e si esprime, sempre con agio, nei più diversi stili musicali, dalla musica classica al jazz.
Musica seducentemente descrittiva, struggenti atmosfere parigine, come nel sognante “Le Valse à Margaux”, o calde e fumose, da milonga argentina, come nell’estratto dalla Suite “Contrastes”, tutte composte dal Maestro Galliano, alle quali hanno fatto da contrappunto alle celebri note di Astor Piazzolla. Accompagnato da Bertrand Cervera (primo violino), Saskia Lethiec (violino), Jean Paul Minali Bella (viola), Eric Levionnois (violoncello) e Sylvain Le Provost (contrabbasso), il Maestro Galliano ha offerto due ore di grande musica con un arrangiamento di estrema suggestione, una performance da brividi che il nutrito pubblico entusiasta ha premiato con ben due “Encore”, non pago delle dolci malìe e delle atmosfere estremamente evocative offerte dal programma.
Richard Galliano si conferma eccelso esecutore, tanto da essere l’unico fisarmonicista ad aver registrato per la Deutsche Grammophon, ed ottimo compositore, al pari del tanto celebrato Astor Piazzolla.
Uno splendido “antipasto” quindi, per una edizione del Festival di Spoleto che si preannuncia, quanto mai, ghiotta.