Con il tema ‘Uomini e Dei‘ fa tappa a Bettona il 21 ottobre e il 22 a Colfiorito il ‘Festival dell’Umbria Antica‘, iniziativa parte integrante di un articolato progetto regionale, portato avanti dal giornalista Andrea Fioravanti, con la specialista di lingua e civiltà latina Costanza Motta e il regista e videomaker Matteo Cesari. Si tratta di ‘Umbria Antica’, progetto multimediale nato per scoprire, valorizzare e comunicare in modo innovativo il patrimonio culturale e archeologico dell’Umbria, insomma, per valorizzare la storia più antica di questa regione.
“L’Umbria non è solo il cuore verde d’Italia: è la culla della sua storia.” è il motto degli organizzatori del festival, definito “appuntamento annuale di grande valore culturale, che mira a diffondere la storia dell’Umbria antica e a far conoscere al resto d’Italia il ricchissimo patrimonio archeologico di questa regione.”
“Raccontare la storia – spiega lo staff organizzatore – nei luoghi dove è avvenuta: questo è lo spirito del Festival dell’Umbria antica. Un mese, sette tappe. Lezioni di storia e archeologia di taglio divulgativo tenute da professori, archeologi, storici ed esperti del settore, ospitate dai musei e dai siti archeologici dell’Umbria.” Un evento itinerante, quindi, nei luoghi che custodiscono la storia antica, per far conoscere il patrimonio artistico e culturale della regione.
Sono otto gli eventi divulgativi, in sette diverse città umbre, con i quali il Festival offre gratuitamente al pubblico lezioni di alto livello scientifico presentate da massimi esperti del settore. Il festival itinerante che non vuole solo contribuisce alla diffusione del sapere storico, ma anche inserire in maniera definitiva l’Umbria nella mappa dei grandi eventi culturali legati all’antichità. “Un’iniziativa imperdibile – sottolineano infine gli organizzatori – per tutti coloro che desiderano esplorare le radici della storia e della cultura umbra.”
Il weekend a Bettona e Colfiorito si propone in particolare di scoprire i mille volti di Venere, la storia millenaria della Dea Cupra e tutte le sfumature di Vertumno, il dio etrusco-romano delle stagioni, e visite guidate in due musei-gioiello dell’Umbria.
“Un viaggio culturale – si legge nella nota ufficiale degli organizzatori – per indagare il rapporto tra Etruschi, Romani e i popoli italici con il divino, la morte e la religione in Umbria, considerata la regione mistica d’Italia. Chi siamo, da dove veniamo, dove andremo, qual è il nostro posto nel mondo, cosa ci sarà dopo la morte. Temi ineludibili a cui gli uomini e le donne hanno dato diverse risposte nel corso della storia. Capire il modo di pensare, vivere, pregare e convivere dei popoli che hanno vissuto nel cuore verde d’Italia è il modo migliore per riflettere sul nostro presente.”
Cos’è il Festival. Il Festival dell’Umbria Antica è un appuntamento annuale di grande valore culturale, che mira a diffondere la storia dell’Umbria antica e a far conoscere al resto d’Italia il ricchissimo patrimonio archeologico di questa regione. Con otto importanti eventi divulgativi in sette diverse città umbre, il Festival offre gratuitamente al pubblico lezioni di alto livello scientifico presentate dai massimi esperti del settore. Questo festival itinerante non solo contribuisce alla diffusione del sapere storico, ma inserisce anche in maniera definitiva l’Umbria nella mappa dei grandi eventi culturali legati all’antichità. Un’iniziativa imperdibile per tutti coloro che desiderano esplorare le radici della storia e della cultura umbra.
Il tema del Festival. Il tema di questa seconda edizione 2023 del Festival dell’Umbria antica è “Uomini e Dèi”. Un viaggio culturale per indagare il rapporto tra Etruschi, Romani e i popoli italici con il divino, la morte e la religione in Umbria, considerata la regione mistica d’Italia. Chi siamo, da dove veniamo, dove andremo, qual è il nostro posto nel mondo, cosa ci sarà dopo la morte. Temi ineludibili a cui gli uomini e le donne hanno dato diverse risposte nel corso della storia. Capire il modo di pensare, vivere, pregare e convivere dei popoli che hanno vissuto nel cuore verde d’Italia è il modo migliore per riflettere sul nostro presente
Il programma di Bettona e Colfiorito
Il 21 ottobre a Bettona. La quinta tappa del Festival si aprirà dunque alle 16.00 del 21 ottobre nella sezione archeologica del Museo della città di Bettona (Piazza Cavour, 3) con la lezione di Paola Romi “In due sotto un tetto. Ripararsi e proteggere case e templi dalle intemperie tra III e II secolo a. C. a Bettona e dintorni” una riflessione sul tesoro di terrecotte architettoniche che impreziosiscono il museo, testimoni del maestoso ingegno umano e fusione perfetta di arte e funzionalità. La scrittrice Mariangela Galatea Vaglio, autrice di “Teodora. I demoni del potere” (Piemme) e “I lupi di Roma. Antonio contro Ottaviano” (Giunti) terrà una lezione su “La dea eterna: i mille volti di Venere” in cui spiegherà perché Afrodite non può essere considerata solo come la dea dell’amore e della bellezza: il suo retaggio va oltre il semplice fascino estetico. La sua influenza nell’arte, nella cultura e nella storia dell’umanità è tanto profonda quanto enigmatica. Il ciclo di lezioni divulgative a Bettona si chiuderà con il professor Enrico Zuddas che parlerà di “Vertumno, il dio etrusco-romano delle stagioni”: Meno noto rispetto ad altre divinità ma non meno affascinante, Vertumno rappresenta un legame unico tra le culture etrusca e romana. Dio delle stagioni, della vegetazione e della trasformazione, Vertumno ha influenzato la religione e la cultura romana in modi sottili ma profondi. La giornata si concluderà con la visita gratuita all’interno della sezione archeologica del museo della città di Bettona.
Il 22 ottobre a Colfiorito. Al Museo archeologico di Colfiorito, al confine tra Umbria e Toscana si chiuderà il weekend “divino” del Festival dell’Umbria antica con due alte lezioni divulgative dedicate alla civiltà dei Plestini, l’antico popolo di origine umbra che abitava la zona dell’attuale piana di Colfiorito, a pochi chilometri da Foligno. Alle 10.30 di domenica 22 ottobre, Gabriella Sabatini, della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria inaugurerà la giornata con una lezione su “Dèi e uomini nella piana di Colfiorito: dal santuario plestino di Cupra alla chiesa di Santa Maria di Pistia”. Mentre il celebre glottologo e studioso delle tavole Iguvine Augusto Ancillotti parlerà de: “La grande madre protettrice: il culto della Dea Cupra”, il cui si perde nei millenni. Le divinità della fertilità erano di fondamentale importanza per le società agrarie antiche, poiché avevano il potere di garantire raccolti abbondanti e la prosperità della comunità. A seguire alle 15.30 si potrà visitare il Museo archeologico di Colfiorito al prezzo agevolato di 5 euro. Si consiglia la prenotazione a info@festivalumbriantica.it
Gli altri appuntamenti. Dopo l’inaugurazione dell’8 luglio al Museo archeologico nazionale dell’Umbria a Perugia, le giornate a Tuoro sul Trasimeno (25 agosto), al Museo Archeologico della Villa di Plinio a San Giustino (26 agosto) e al Museo Archeologico Nazionale di Spoleto, il festival si fema al Museo della Città di Bettona il 21 ottobre e al Museo Archeologico di Colfiorito il 22 ottobre. Le ultime due tappe invece saranno al Museo del Capitolo di Perugia (11 novembre) e al Museo Archeologico di Terni (2 dicembre).
Umbria Antica e Festival dell’Umbria antica fanno parte di un unico progetto realizzato con il contributo POR FESR 2014-2020 – Asse III – Azione 3.2.1 nell’ambito dell’Azione “Supporto allo sviluppo di prodotti e servizi complementari alla valorizzazione di identificati attrattori culturali e naturali del territorio, anche attraverso l’integrazione tra imprese delle filiere culturali, creative e dello spettacolo”. Il progetto è sostenuto e patrocinato da numerosi altri enti e istituzioni.
Maria Vittoria Grotteschi