Il Fiume Farfa
Lungo circa 25 km il fiume Farfa attraversa la Bassa Sabina e termina la sua corsa nel fiume Tevere, del quale è affluente della riva sinistra. Il Farfa si forma con acque provenienti dai monti Lucretili, alimentate lungo il corso da varie sorgenti dei monti Sabini. Nei millenni questo suggestivo fiume della regione Lazio, decantato da poeti quali Ovidio, ha scavato tra le colline della Sabina un paesaggio unico, incluso nella Riserva Naturale Regionale Nazzano Tevere Farfa. Diversi i comuni il cui territorio è bagnato dalle gelide acque di questo fiume, tra questi: Monteleone Sabino, Casaprota, Frasso Sabino, Mompeo, Salisano, Castelnuovo di Farfa, Fara in Sabina, Montopoli di Sabina, Poggio Mirteto, Torrita Tiberina e Nazzano. Il territorio attraversato, che appare in buono stato di conservazione, è ricco di fauna e di flora molto interessanti. Infatti nelle passeggiate lungo le rive del Farfa è possibile scorgere uccelli quali il falco pellegrino, il gufo reale, il picchio verde e il merlo acquaiolo. O pesci quali la trota fario e il vairone, o ancora gamberi e granchi di fiume. In questa zona vivono volpi, che non è difficile scorgere, tassi, istrici e donnole, che si nascondono nella folta vegetazione costituita in particolare da lecci, cerri, salici, pioppi, ontani e carpini bianchi. Lungo il corso del fiume, che non è sempre agevole per chi ama solo passeggiare, s’incontrano qualche vecchia mola, i ruderi di un ponte romano e la struttura meglio conservata di un ponte medioevale, e ancora cunicoli e viadotti che testimoniano come le acque del fiume Farfa fossero utilizzate dall’uomo nel periodo tardo romano e nel medioevo. In alcuni punti del suo corso, le acque limpidissime del Farfa assumono un andamento veloce e impetuoso, ideale per rafting, hydrospeed e torrentismo. Il percorso, non sempre facile, risulta invece piacevole per gli amanti del trekking. Alcuni tratti del fiume, dove l’acqua è più bassa, sono ideali per le passeggiate a cavallo.
Il Monumento Naturale delle Gole del Farfa
Uno dei punti forse più belli e caratteristici del corso del fiume Farfa è senz’altro quello denominato “Le Gole del Farfa”, un’area protetta di circa 35 ettari, sita tra i comuni di Castelnuovo di Farfa e di Mompeo. L’area, che è stata riconosciuta di massimo interesse dalla Comunità europea, fu denominata Monumento Naturale con il Decreto Presidente Regione Lazio n. 428 del 21.6.2007, che estese a 65 gli ettari protetti. Tutti i visitatori che hanno avuto la fortuna di vedere questa meraviglia di canyon, scavato nelle rocce dal passaggio nei millenni delle acque del fiume Farfa, hanno detto che non si può credere che questo luogo magico sia situato a soli 50 km da Roma. I versanti delle gole sono ricoperti da magnifici boschi.
Credit Photo: Diego Valentini
Giuseppe Manzo