Grande successo per la mostra realizzata a Palazzo Candiotti a Foligno con le opere realizzate dai partecipanti al progetto-laboratorio “Mani libere”
Nicola è tornato a relazionarsi con gli altri, Michele ha scoperto di avere abilità pittoriche che nulla hanno da invidiare ai più illustri artisti, Elena è molto più chiara nell’esprimersi, Giulia non si sente più sola, Fabio avverte con meno frequenza quelle vocine insistenti che con loquace veemenza gli echeggiano nella testa.
Nicola, Michele, Elena, Giulia e Fabio ma anche Tommaso, Francesco, Stefania hanno trovato una loro dimensione, quel locus amoenus di tanto ricercata quanto agogniata serenità lontani da una fittizia ed artificiosa “normalità”. Nicola, Michele, Elena, Giulia e Fabio ma anche Tommaso, Francesco, Stefania, come i più valorosi argonauti, si sono coraggiosamente imbarcati su un cargo battente la bandiera della felicità e, tra le più terrificanti tempeste e le più placide quieti, stanno solcando i mari più intimi del loro io.
Un viaggio tra le pieghe più intime dell’essere, un naufragar creativo reso possibile grazie ad un farmaco nel cui bugiardino non è riportata nessuna controindicazione, un esplorare ed esplorarsi grazie ad un miracoloso medicinale: il percorso di ceramica del Progetto – Laboratorio Mani Libere.
«E’ un percorso che nasce con l’intento di sviluppare la creatività e la manualità dei ragazzi con disabilità mentali dando spazio e voce alle loro emozioni. Lavorando la creta si impara ad essere elastici, a provare diverse ipotesi, a cambiare punto di osservazione ed apprendere strumenti e modalità con cui esplorare, modellare ed inventare nuove forme» ha spiegato la Dottoressa Elisa Laise, ceramista del progetto – laboratorio giunto ormai alla sua sesta edizione.
Il workshop è reso possibile grazie alla sinergica e proficua collaborazione tra UslUmbria2 e la Società Cooperativa Seriana 2000. Indiscussi protagonisti sono loro gli artisti della Comunità Terapeutica Riabilitativa di Foligno, Spoleto e Cascia che, da settembre a giugno, vestono i panni di virtuosi ceramisti creando oggetti, suppellettili e cadeaux che possono essere ammirati ed acquistati, con una piccola offerta, durante la mostra “Mani Libere” allestita ad hoc in una location d’eccellenza quale Palazzo Candiotti a Foligno.
L’esposizione, tenutasi lo scorso 26-27 e 28 Giugno, grazie al Comune di Foligno, l’Usl Umbria2 in collaborazione con la Seriana 2000 e promossa dall’Associazione Liberi di Essere, ha registrato un indiscusso sold out di presenze e vendite basate non sul caritatevole acquisto ma da una precisa scelta per la qualità del prodotto.
«Sono estremamente soddisfatta degli eccellenti risultati raggiunti dai ragazzi durante l’iter del Progetto – Laboratorio di Ceramica. Importanti e sostanziali sono i benefici che anche è soprattutto dal punto di vista terapeutico abbiamo avuto modo di riscontrare. Molti ragazzi hanno recuperato il loro benessere, questo significa che anche altre problematiche possono essere affrontate con spazi simili, salvaguardando la necessità dell’intervento clinico, che è essenziale, ma rivalutandolo attraverso queste attività riabilitative. L’arte della ceramica rimanda alla realizzazione di un prodotto finito che da soddisfazione ai ragazzi inserendolo in un contesto di socializzazione che evita l’isolamento, la chiusura e l’alienamento. Sono altresì estremamente grata alla città di Foligno e a tutti quelli che numerosi sono venuti a vedere la mostra» ha spiegato la Dottoressa Cristina Coccia Assistente Sociale del Centro di Salute Mentale di Foligno.
Compiacimento condiviso anche dalla Dottoressa Rosa Bisogni Presidente dell’Associazione Liberi di Essere che ha promosso con fervida sagacia la mostra “Mani Libere”: «Siamo estremamente felici della risposta e della partecipazione alla mostra. Continueremo i nostri progetti che spaziano dall’arte alla musica, dal teatro alla ceramica ad iniziative con il CAI per dimostrare le potenzialità terapeutiche delle attività culturali».
Abbattere le stigma della malattia mentale, promuovere la tutela della salute mentale anche tramite la cultura è questo lo scopo dell’Associazione Liberi di Essere. Fondata nel 1999 a Foligno, l’Associazione nasce dall’idea di alcuni familiari di persone affette da disagio mentale così da poter supportare le difficoltà che coinvolgono le famiglie a causa di una malattia difficile da gestire.
«In questi anni l’associazione ha portato avanti ed è riuscita a realizzare progetti grazie ed in supporto alle istituzioni politiche e mediche del territorio» ha concluso la Dottoressa Rosa Bisogni. La mostra a “Mani libere” ha dimostrato l’esistenza di uno spesso fil rouge la tra città e la realtà della disturbo mentale… d’altronde siamo tutti matti e c’è chi, come questi ragazzi, lo è per la ceramica.
Katia Cola