Era l’anno 2016 quando l’associazione Francesco nei sentieri nacque e diede vita alla prima edizione dell’omonima manifestazione cicloturistica d’epoca sulle orme del santo di Assisi, per portare quanti più appassionati possibile alla scoperta del paesaggio e della cultura che caratterizzano il territorio perugino, attraverso alcuni itinerari da percorrere rigorosamente in sella alla propria bicicletta. Oggi l’associazione, con in testa il suo presidente Cesare Galletti, ha ritenuto che i tempi siano maturi per un salto di qualità: rendere quegli itinerari già collaudati in occasione degli eventi annuali organizzati dall’associazione stessa, dei circuiti permanenti, segnalati e percorribili anche dai tanti turisti che scelgono di visitare l’Umbria in bici, per favorire un cicloturismo lento ed ecosostenibile.
Il progetto, presentato a Cannara, vede il coinvolgimento di questo e altri Comuni della provincia di Perugia che si accingono a firmare un protocollo d’intesa. Oltre a Cannara e al capoluogo, dunque, ci sono Assisi, Bettona, Bevagna, Spello, Corciano, Magione, Castiglione del Lago, Passignano sul Trasimeno, Tuoro sul Trasimeno, Lisciano Niccone, Umbertide, Montone, Gubbio e Valfabbrica.
“È un progetto a cui lavoriamo da tempo – ha spiegato Galletti –. Abbiamo in mente una quindicina di itinerari, alcuni si spingono anche al confine con la Toscana. L’obiettivo è promuovere il territorio e far conoscere le sue bellezze. Dalla nostra esperienza abbiamo visto che molti turisti, soprattutto stranieri, arrivano a pochi chilometri a nord di Perugia e non scendono a visitare le nostre bellissime città, perché non ci sono strade che li agevolino in questa scoperta. Noi, dunque, vogliamo creare circuiti percorribili durante tutto l’anno, segnalati da apposita cartellonistica affinché il cicloturista si senta sicuro e guidato. Presto presenteremo il progetto anche a Gubbio e poi, a seguire, in alcune altre cittadine del circuito”.
“La ciclostorica Francesco nei sentieri – ha raccontato il sindaco di Cannara, Fabrizio Gareggia – ha creduto fin dal suo esordio nel nostro territorio valorizzando, attraverso il suo passaggio, il sito di Pian d’Arca, dove la tradizione colloca lo straordinario episodio della predica agli uccelli di san Francesco, così come l’area archeologica di Urvinum Hortense. Partecipiamo quindi al progetto con grande entusiasmo, sia per una questione affettiva, perché l’abbiamo praticamente visto nascere, sia perché crediamo nella sua valenza e vogliamo esserne protagonisti”.