Si è chiuso in bellezza, mercoledì 1 novembre, “Frantoi Aperti” a Todi, con il cooking show a cura di Federica Battaglini, condotto dall’appassionata presidente di Slow Food Umbria Monica Petronio, in occasione del quale sono state presentate le creazioni culinarie della chef vegetariana, improntate al suo particolarissimo mix di tradizione e innovazione.
Il pomeriggio, che si è svolto proprio in collaborazione con Slow Food, alle 16,30 ha portato alla ribalta nel Ridotto del Teatro due piatti e due oli speciali: la ‘Farecchiata’ di Roveja con ragù di Fagiolina del Trasimeno e Olio Evo Dolce Agogia del Passo della Palomba e i Tartufini di Roveja, con cioccolato fondente e olio Evo Moraiolo, presidio Slow Food Passo della Palomba, con salsa di Fagiolina del Trasimeno ed arancia.
“Il passo in avanti che tutti noi dovremmo compiere – ha affermato la Petronio, che, docente di Storia e Filosofia presso il Liceo Scientifico Donatelli di Terni, è autorevole presidente territoriale dell’organizzazione di difesa delle biodiversità ed è anche referente regionale dei progetti educativi Slow Food in Italia – è riscoprire il ruolo centrale nella ricetta dell’Olio Evo, che non è e non può rimanere relegato ad essere considerato solamente un ‘condimento’, con un posto meramente secondario rispetto agli altri ingredienti. L’olio, piuttosto, è un ingrediente vero e proprio, e, a seconda di quale se ne usi, la ricetta cambia completamente.”
“Come esperta di cucina vegetariana – ha affermato la Battaglini – mi sono innamorata dei presidi Slow Food, soprattutto per quanto riguarda i legumi. Raccontano la nostra storia e la nostra tradizione contadina e vanno difesi in quanto tali.”
Grandi complimenti dai partecipanti che hanno gradito particolarmente le personalissime interpretazioni del connubio fra legumi tradizionali e olio Evo, richiedendo più volte il bis ed applaudendo calorosamente, anche l’intervento di Alessandro Gilotti, che ha presentato la filosofia e la specificità delle produzioni del Passo della Palomba. Ingegnere ed ex manager nel settore petrolifero, ormai da anni con la competenza e la serietà che lo contraddistinguono, segue in prima persona tutte le fasi produttive che vanno dalla coltivazione alla potatura, dalla raccolta alla molitura e al confezionamento degli oli extravergine prodotti con tanto lavoro e passione per conservare intatti i profumi e gli aromi e le proprietà nutraceutiche dell’olio, prodotto anche come presidio Slow Food.
“E’ importante – ha commentato infine Claudio Ranchicchio, vicesindaco di Todi, a nome dell’Amministrazione comunale, che ha anche firmato da poco (lo scorso 16 ottobre) un protocollo con Slow Food per realizzare in città una sorta di laboratorio di buone pratiche in tema di sostenibilità ambientale e alimentare – dare seguito a questo interesse per Todi che Slow Food manifesta in questa come in altre occasioni, in un momento in cui enogastronomia e agroalimentare sono settori trainanti e del made in Italy e dell’economia in generale, sia a livello nazionale che internazionale. Come amministrazione comunale ci assumiamo la responsabilità di portare avanti questa visione a lungo termine per la città di Todi”.
Intanto, tutta la giornata, per Frantoi Aperti a Todi è stato presente sotto i Portici dei Palazzi comunali il mercatino di prodotti tipici locali e da Montenero è partita un’escursione in ebike guidata da Raffaele Capponi lungo la Via Amerina, passando per l’oliveto più grande d’Europa con tappa alla Mestaiola e al Castello di Sismano, per chiudere con una degustazione di prodotti a km zero abbinati all’olio Evo presso ‘Il Merollo’ di Pesciano.
A chiusura della sesta e ultima giornata di Frantoi Aperti a Todi, alle 18, nella Sala Affrescata del Museo Pinacoteca, s’è svolto un concerto di musica della tradizione popolare ‘I canti della Terra’ in collaborazione con A.Gi.Mus. di Perugia.
Maria Vittoria Grotteschi