In vista del trentennale del 2018, quest’anno la Fiera delle Utopie Concrete presenterà attraverso mostre, incontri, riflessioni e dibattiti esperienze dirette e progetti concreti per un sviluppo “capace di futuro”. Tra i protagonisti attesi gli studenti del Liceo Plinio il Giovane e del Salviani Franchetti di Città di Castello e del Campus L. Da Vinci di Umbertide
Futuro, giovani, territorio. Saranno questi i 3 grandi temi protagonisti dell’edizione 2017 della Fiera delle Utopie Concrete, laboratorio permanente per l’elaborazione e la trasmissione di esperienze, soluzioni e conoscenze di sostenibilità ecologica dell’economia e della società, che torna a Città di Castello dal 9 al 12 novembre. Un appuntamento, quello di quest’anno, che prende le mosse dagli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile adottati dalle Nazioni Unite con l’Agenda 2030, per declinarne un’applicazione valida per le nuove generazioni dell’area valtiberina. Nel quadrilatero di Palazzo Bufalini, istituti scolastici, fab labs, il museo Malakos, makers, artisti, imprenditori ed esperti presenteranno mostre, installazioni, riflessioni e stimoli sugli obiettivi di Sviluppo Sostenibile nel territorio altotiberino.
Come da tradizione per la manifestazione fondato dal pacifista e ambientalista altoatesino Alexander Langer, anche quest’anno la Fiera affiancherà così all’analisi teorica l’applicazione pratica, coinvolgendo i giovani studenti del territorio. Due classi del liceo tifernate “Plinio il Giovane” presenteranno in mostra i loro lavori dedicati a parità di genere, uguaglianza fra i popoli e biodiversità ambientale, realizzati attraverso ricerche e interviste. Verranno inoltre illustrati i progetti degli studenti del “Salviani Franchetti” di Città di Castello e del Campus “L. Da Vinci” di Umbertide. Quest’ultimo, con il suo FabLab, primo in Umbria a essere allestito in una scuola pubblica, creerà un ponte tra le attività formative offerte dalle scuole e i fab lab, come l’uso del software Tinkercad per modellazioni 3D, o la costruzione di una cupola geodetica da materiali di recupero. “La conversione ecologica – afferma Sabrina De Mercurio, ideatrice e curatrice della mostra – si può avvalere delle tecnologie più avanzate, per risparmiare risorse e ottimizzare il loro impiego. La Fiera delle Utopie Concrete 2017 presenta elementi di un futuro sostenibile e coinvolge tutta la comunità, in un percorso di esperienze dirette”.
E ancora, nei 4 giorni della manifestazione, momenti di riflessione, dibattiti, letture animate per bambini. Verso le celebrazioni per il trentennale, in programma nel maggio 2018, la Fiera delle Utopie Concrete fa così il punto sulla direzione che potrebbe prendere lo sviluppo del territorio se declinato in chiave sostenibile. “In questi 3 decenni – sottolinea Karl-Ludwig Schibel, coordinatore della manifestazione – molte delle proposte su cui si ragionava nei giorni della Fiera, al tempo considerate di assoluta avanguardia, oggi sono divenute consuetudini per tutti. La sfida rimane la stessa, e si rinnova di anno in anno: radicare forme di vita e di lavoro, capaci di futuro, nella quotidianità di tutti noi”.