Prestigioso intervento e nello stesso tempo cordiale amichevole, quello del professor Gaetano Mollo a Todi, sui ‘Rapporti intergenerazionali e ruoli educativi’ lo scorso 27 febbraio al Ridotto del Teatro Comunale all’interno del programma della sezione cittadina di UniTre, guidata da Sergio Guarente.
“A Todi – ha esordito il professore – ho tanti ricordi belli, la trovo una città molto vivace culturalmente e mi fa particolarmente piacere essere qui, a parlare con voi di un tema a me particolarmente caro, quello del dialogo in generale e in particolare quello educativo”.
Gaetano Mollo (vedi il curriculum in calce all’articolo), già professore ordinario di ‘Filosofia dell’educazione’ all’Università di Perugia, è stato presidente dei corsi di laurea in ‘Filosofia’ ed ‘Etica delle relazioni umane’. Ha insegnato anche presso l’Istituto Teologico di Assisi, le Scuole di specializzazioni per insegnanti e l’Istituto Progetto Uomo. È autore di 370 pubblicazioni. Oltre alle lezioni accademiche delle cinque discipline, di cui ha impartito l’insegnamento (Filosofia dell’educazione, Pedagogia generale, Pedagogia sociale, Didattica generale e Metodologia e Didattica), ha svolto più di 800 relazioni e conferenze in tutta l’Italia ed anche in Germania, Spagna, Svizzera e Romania. È presidente – dal 2003 – del Comitato del Comune di Foligno per la divulgazione del pensiero di Pietro Ubaldi. In tale veste, oltre a una dozzina fra saggi e articoli, ha scritto il libro ‘Pietro Ubaldi biosofo dell’evoluzione umana’.
“Non si apprende nulla se non si conversa” ha ricordato a Todi parlando delle principali realtà educative, la famiglia e la scuola, osservando come siano cambiata nel corso del tempo la situazione socio culturale nella quale ci troviamo immersi. “Una realtà – ha sottolineato – completamente diversa da quella di cinquant’anni fa, quando i tempi erano ben cadenzati e scanditi. Oggi viviamo in un orizzonte socio-politico-culturale mondiale di cui, in realtà conosciamo solo una piccola parte, ce ne sfugge l’insieme”.
La necessità e l’impegno ad ‘andare oltre’ in uno ‘slancio metafisico che è slancio d’amore’, la realtà ‘ad un tempo ‘oggettiva e soggettiva’, la specificità della dimensione relazionale sono stati i principali punti toccati da Gaetano Mollo, anche nel dialogo con la platea dei partecipanti con i quali il professore s’è soffermato soprattutto sulle tematiche dell’ascolto: attivo, empatico, verbale e non verbale, con l’intenzione di capire il punto di vista altrui, ma soprattutto di intessere quelle relazioni senza le quali non solo non c’è dialogo, ma neppure apprendimento. Nella consapevolezza che ‘la relazione è al centro’ ed è necessario ‘saper perdere tempo con le persone’ per costruirla.
Maria Vittoria Grotteschi