“Ai confini della Meraviglia”, il titolo evocativo dell’evento appena inaugurato dal Ministro Dario Franceschini che, fino al 9 giugno, metterà in mostra negli spazi delle Terme di Diocleziano a Roma, il patrimonio culturale e storico di 1000 borghi, di 18 Regioni. L’Umbria, protagonista della giornata del 10 maggio, avrà l’occasione di mostrare tutta la sua ricchezza, attraverso la storia e le tradizioni dei suoi piccoli Borghi. Quell’Umbria cosiddetta “minore” che di minore ha solo il numero degli abitanti. Si tratta infatti di borghi ricchi di storia e di arte come Norcia, Giove, Montecastello di Vibio, Spello e naturalmente Bevagna, solo per citarne alcuni. Più di 30 le località umbre che aderiscono al progetto “Borghi – Viaggio Italiano”, circa 1000 a livello nazionale. “Ai confini della Meraviglia” è l’evento centrale del progetto promosso nell’ambito del “2017 Anno dei Borghi”, attraverso cui il Mibact intende valorizzazione in chiave turistica i piccoli borghi italiani.
L’Associazione Mercato delle Gaite è fiera di rappresentare Bevagna in questa importante occasione. Tutto pronto, quindi, per la trasferta romana. Non una semplice esposizione ma come durante la Manifestazione di giugno, si porterà in mostra il lavoro, un sapere antico che è tornato a vivere nei vicoli di Bevagna grazie alla passione degli artigiani delle Gaite. Ancora una volta la materia prenderà vita per trasformarsi in prodotto, mercanzie di pregio che hanno fatto la storia del Medioevo italiano. Così dagli stracci alla carta bambagina, dai bachi ai fili di seta e tessuti raffinati, dal rame alle monete, dalla cera d’api al duplero, candela utilizzata dalla chiesa e dalla nobiltà. Non mancheranno i bellissimi costumi, cuciti ad arte dalle sartorie delle Gaite, né la musica, né le immagini.
Il Mercato delle Gaite si può considerare una sorta di custode della storia e dell’identità del borgo di Bevagna. Molto più di un simbolo o di una vetrina. Quale migliore carta di presentazione per invitare turisti, viaggiatori ed appassionati ad una visita e ad un soggiorno nell’ottica di un viaggio di qualità, per un turismo “slow” e sostenibile, capace di offrire esperienze autentiche e permettere al contempo lo sviluppo di una comunità?