Il genio americano: il nuovo libro dell’americanista Massimo Teodori

genio americano

Il movimento Black Lives Matter può essere una grande opportunità per gli Stati Uniti. Ne è convinto Massimo Teodori, tra i maggiori americanisti italiani, in questi giorni in libreria con il suo ultimo libro, edito da Rubbettino “Il genio americano. Sconfiggere Trump e la pandemia globale”, il quale ha così commentato le recenti vicende d’oltreoceano: “Il comportamento razzista verso i neri dei distretti di polizia, emerso con gli assassini di Floyd a Minneapolis e Brook ad Atlanta, ha aggravato la crisi materiale e morale che divide l’America dopo la pandemia. Le elezioni sono alle porte: il razzismo potrà essere arginato da una grande protesta nonviolenta piuttosto che da saccheggi e incendi rabbiosi. La violenza chiama sempre altra violenza. I leader e i personaggi neri (come LeBron James) esortano i loro fratelli a registrarsi in massa per pesare sul voto presidenziale. L’atteggiamento ambiguo di Trump nei confronti dei razzisti può essere sconfitto solo da una larga partecipazione elettorale dei non-bianchi che in maggioranza votano democratico. Se la liberaldemocrazia del “Genio americano” prevarrà sul populismo autoritario, gli effetti positivi si faranno sentire su tutto l’Occidente e non solo sugli Stati Uniti”.

Insomma, se gli afroamericani concluderanno la loro protesta antirazzista andando a votare, la democrazia liberale potrà sconfiggere il populismo autoritario di Trump e ancora una volta il “Genio americano” trionferà.

Di cosa parla “Il genio americano”

Con l’irruzione del Covid-19, le presidenziali USA 2020 sono divenute ancora più rilevanti non solo per l’America ma per tutto l’Occidente. La più ricca nazione del mondo rivela il suo lato debole: né la forza delle armi né la potenza del dollaro sono in grado di affrontare la sfida del momento. La democrazia americana ha saputo resistere a guerre, crisi sociali e tentativi autocratici: saprà ora battere Trump e risollevarsi dalla pandemia? La sua forza è il Genio americano che poggia sul Rule of Law e sul Bill of Rights. Dal 1790 il cuore della nazione batte al ritmo del voto presidenziale che anche quest’anno sceglie il suo leader. America First ha generato molti abusi di potere. In passato altri movimenti (nativismo, maccartismo, militarismo) hanno convertito il patriottismo in nazionalismo e l’amore per la propria comunità in razzismo, senza tuttavia rendere l’America illiberale se non per limitati periodi. Finora la nazione ha trovato gli antidoti per resistere alle involuzioni e difendere il suo regime di libertà. Cosa accadrà alle presidenziali di novembre di fronte all’irruenza di Trump e alla prova del Covid-19? Massimo Teodori con l’esperienza dello storico individua i dilemmi del momento: egemonia finanziaria o rispetto dei diritti umani? Populismo o democrazia? Se sarà confermato, l’attuale Presidente potrebbe trasformare in senso illiberale le istituzioni con un danno per l’Occidente democratico. Se Joe Biden andrà alla Casa bianca, gli Stati Uniti potrebbero riprendere la strada maestra, interna ed estera, tracciata dal Genio americano.

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