Il Geranium lucarini Venanzoni & Wagens, nuova specie per la flora d’Italia scoperta dal Prof. Roberto Venanzoni dell’Università degli Studi di Perugia
La presenza nella flora umbra di questo geranio veniva segnalata come Geranium macrorhizum L. nel luglio del 1868 dalla Contessa Elisabetta Fiorini Mazzanti botanica accademica dei Lincei, originaria di Terracina in un resoconto di un’escursione botanica pubblicato negli Atti dell’Accademia Pontificia de’Nuovi Lincei. La Contessa ne raccolse un campione che, in considerazione della rarità, depositò presso l’Erbario dell’Università di Roma menzionando il luogo di origine nel cartellino di riconoscimento: “In umbrosis ad rupes circa Interamnam, Caduta delle Marmore”.
Da allora i botanici umbri non sono mai riusciti a ritrovare questa specie tipicamente montana e malgrado le ricerche siano durate decenni, fu considerata una presenza dubbia, improbabile e quindi da escludere per il territorio della Valnerina.
Grande è stata quindi la sorpresa quando nel maggio del 2016, nel corso di ricerche botaniche, il Prof. Roberto Venanzoni (Responsabile Scientifico del Centro di Educazione Ambientale Cascata delle Marmore del Comuna di Terni) ha ritrovato questa specie in stazioni limitrofe ai luoghi descritti dalla Contessa nel 1868. Negli anni successivi questo Geranio, è stato oggetto di ricerche da parte del prof. Roberto Venanzoni e studiati nel Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie dell’Università di Perugia. Nonostante molte caratteristiche comuni al ben noto Geranium macrorrhizum, gli studi morfologici e genetici hanno evidenziato molte caratteristiche particolari rispetto al tipo nomenclaturale tanto che gli studiosi Roberto Venanzoni e Robert Wagensommer hanno indicato la specie delle Marmore, come nuova per la scienza con il seguente nome: Geranium lucarinii Venanzoni & Wagens. con un articolo pubblicato sulla rivista internazionale Phytotaxa.
“Il Geranium lucarini Venanzoni & Wagens è dedicato a Domenico Lucarini Responsabile dell’erbario came dell’Università di Camerino che ha collaborato in passato alla realizzazione del Giardino Botanico della Cascata delle Marmore, scomparso prematuramente – spiega il Prof. Venanzoni -. Molte sono le minacce che incombono sul suo stato di conservazione, l’uomo infatti ha nel passato profondamente eroso il suo habitat e ciò, al momento, ci induce a non svelare il punto esatto di rinvenimento; la specie comunque può essere osservata nel Giardino Botanico della Cascata delle Marmore che rappresenta il luogo di conservazione ex sito della specie e visitabile. Il Sito di Importanza Comunitaria (SIC) delle Cascata delle Marmore, gestito dal comune di Terni, è luogo di notevole importanza naturalistica, paesaggistica e turistica conosciuto non solo per la biodiversità dei suoi muschi, ma anche per la presenza di un ulteriore gioiello”.