Nella sera di martedì 15 Novembre, al teatro Mengoni di Magione è andato in scena “Gerico Innocenza Rosa”, con Valeria Solarino, scritto e diretto dall’attrice, drammaturga e regista Luana Rondinelli.
La storia di Vincenzo è al centro di questo monologo, che Valeria Solarino porta in scena con estrema incisività ed eleganza.
Vincenzo torna con i ricordi e le emozioni nella casa di campagna che lo ha visto crescere, perché lì lui si sentiva amato e libero, grazie alla presenza di nonna Innocenza che lo confortava, e che rendeva quel luogo un riparo speciale.
Vincenzo racconta il suo percorso di “cambiamento”, alla continua ricerca dell’affermazione della propria identità, lontano da qualsiasi pregiudizio.
Un adolescente che vuole sfuggire alla madre fredda e distaccata che non comprende il suo fragile animo e turbamento, una nonna che lo ha sempre sostenuto, protetto, attraverso un dialogo alla ricerca dell’amore e di sé stesso: lo spettacolo parla di come l’ambiente familiare giochi un ruolo fondamentale per costruire la visione di sé ed essere accettato e accolto.
Lo spettatore è indotto a riflettere sull’importanza della crescita e della consapevolezza saltando, tra dolcezza e note drammatiche che sfiorano il grottesco, in balìa di dinamiche ahimè ancora troppo presenti.
“Supponevo di dover portare in scena un uomo: Vincenzo Gerico, perché il pubblico ci credesse di più… Un ragazzo che, tramite un’odissea interiore e la vicinanza della nonna, riesce a tirar fuori la parte più vera di sé, una coscienza femminile, compiendo un percorso di transizione, assumendo i panni di Innocenza Rosa. Ma mi sono accorta di sbagliare a voler contrapporre in modo esplicito i due generi. Il discorso che si fa qui è l’affermazione di una Natura prescindente da sembianze”, con queste parole Luana Rondinelli spiega come ha lavorato per rendere Valeria l’essenza che arriva al pubblico, calibrando ed eviscerando le emozioni di Vincenzo che chiude il monologo come … Innocenza Rosa.
Sonia Lustrino