Il Centro Umbro di Residenze Artistiche C.U.R.A. ha presentato a Spoleto l’opera ‘Le Vulnerabili’ di Gianni Moretti nella cornice del progetto ‘Umbria, una terra che ti muove’: “Le incisioni e le scritte sulle panchine a cui siamo abituati a pensare come deturpazioni e atti vandalici diventano qualcos’altro, una dichiarazione di vulnerabilità”.
Un intervento permanente pensato e realizzato per il parco Chico Mendez di Spoleto (in particolare per le 18 panchine del parco), risultato di una residenza artistica avvenuta in città nel mese di agosto 2020 nell’ambito del progetto di residenze artistiche ‘Umbria, una terra che ti muove’. Lo scorso 10 luglio è stata così presentata l’opera ‘Le vulnerabili’ di Gianni Moretti (2020-21).
Prosegue così con ‘Umbria, una terra che ti muove’ il percorso, nato nel 2019 da un’idea del Centro di Residenze umbre C.U.R.A., per accompagnare i territori colpiti dal sisma nel 2016 con azioni creative e processi artistici capaci di far emergere le identità e le specificità culturali delle popolazioni e di trasformarle in opere visibili e tangibili di artisti contemporanei.
L’idea parte dalla necessità e dal desiderio di lavorare sulla trasformazione dei luoghi attraverso la realizzazione di interventi artistici, in grado leggere il patrimonio intangibile di alcuni territori e delle loro comunità umane, e renderlo fisico, concreto, con atti performativi e opere permanenti che possano innescare un processo di riflessione sul tema di “cosa resta” dopo che gli artisti hanno abitato un luogo e dopo il loro l’intervento.