“Viterbo ricorda e saluta Gigi Proietti con un’immagine del Maresciallo Rocca proiettata da Valle Faul sulla facciata del vecchio ospedale, accanto al colle del Duomo. Fino a stasera, dal tramonto fino alle 23:00, l’immagine di Gigi Proietti resta come omaggio della città di Viterbo all’amato cittadino onorario”. Queste le parole dell’assessore alla cultura e al turismo Marco De Carolis all’indomani dell’iniziativa promossa dal Comune per ricordare Proietti, a cui, nel 2013, l’amministrazione guidata dal sindaco Michelini, conferì la cittadinanza onoraria a seguito del grande successo della fiction tv Il Maresciallo Rocca che portò Viterbo ed i suoi scorci nelle case di tutti gli italiani.
“Viterbo deve molto a Gigi Proietti e al Maresciallo Rocca, ha aggiunto il sindaco Giovanni Maria Arena. Per questo vogliamo ricordare anche chi, insieme a Proietti, ha riportato Viterbo sotto i riflettori, rinvigorendo e rinnovando quella vocazione di città del cinema che Viterbo ha avuto in passato e che tuttora conserva. Vogliamo ricordare “il padre” del Maresciallo Rocca: il regista Giorgio Capitani, anche lui cittadino onorario dal 2004, grazie all’allora sindaco Gabbianelli e all’intera amministrazione di cui anch’io facevo parte. Capitani e Proietti hanno scelto Viterbo per girare le storie della nota serie televisiva in onda sulla Rai, a partire dalla seconda metà degli anni ‘90. Insieme hanno fatto conoscere la nostra città a milioni di italiani. Sono moltissimi i turisti che, negli anni, visitando Viterbo, hanno chiesto dove fosse la caserma dei carabinieri del Maresciallo Rocca o la farmacia della Sandrelli. In una puntata abbiamo ritrovato anche un frammento del Trasporto della Macchina di Santa Rosa. Viterbo ricorderà con una messa i suoi amati concittadini lunedì 9 novembre alle ore 12:00, alla basilica santuario della Quercia, grazie alla disponibilità di don Massimiliano Balsi”.
In ottemperanza alle misure restrittive anti Covid, la celebrazione religiosa avverrà alla presenza di un massimo di 200 persone, con misurazione della temperatura e con l’obbligo di utilizzare gel disinfettante e indossare la mascherina.