Secondo l’Organizzazione meteorologica mondiale i livelli di CO2 raggiunti lo scorso anno sono i più alti mai registrati negli ultimi 800 mila anni. Oggi un rapporto delle Nazioni Unite dice che gli impegni assunti attualmente dai governi sono sufficienti a raggiungere solo un terzo della riduzione delle emissioni prevista al 2030 dall’Accordo di Parigi.
“Nel giro di appena due giorni abbiamo visto come i livelli di anidride carbonica siano schizzati a livelli record nel 2016 e come i governi di tutto il mondo non stiano rispettando le promesse fatte a Parigi” dichiara Jennifer Morgan, direttore esecutivo di Greenpeace International. “Non c’è più tempo da perdere. Uragani, alluvioni e siccità non potranno che aumentare se i governi che si riuniranno a Bonn non decideranno di tenere i combustibili fossili sotto terra. Possiamo ancora raggiungere l’obiettivo di contenere a 1,5°C il riscaldamento globale se tutti si impegnano”.
“Un rapporto pubblicato da Lancet conferma inoltre le peggiori preoccupazioni sull’impatto sanitario dei cambiamenti climatici. Una ragione in più per mettere in atto politiche coerenti con l’Accordo di Parigi. L’Italia e l’Europa facciano la prima mossa alzando coerentemente gli obiettivi, inadeguati alla sfida, sia in Europa che nella Strategia Energetica Nazionale” commenta Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia.