Nestlé, azienda leader mondiale del settore alimenti e bevande, ha pubblicato i propri piani per affrontare la crescente crisi globale dell’inquinamento da plastica. Questi non includono misure chiare e concrete volte a ridurre, ed eliminare gradualmente, gli imballaggi e i contenitori in plastica monouso. L’azienda considera sufficientemente “ambizioso” rendere tutti gli imballaggi completamente riciclabili o riutilizzabili entro il 2025 e aumentare la percentuale di plastica riciclata negli imballaggi.
“Le dichiarazioni odierne di Nestlé sugli imballaggi in plastica includono alcuni elementi di greenwashing con cui l’azienda svizzera non affronta concretamente la crisi globale dell’inquinamento da plastica che essa stessa ha contribuito a generare. Il piano di Nestlé non va verso la riduzione della plastica monouso, rischiando di stabilire uno standard di basso livello per l’intero settore” dichiara Graham Forbes, responsabile della campagna oceani di Greenpeace. “Una società delle dimensioni di Nestlé dovrebbe ridurre – e gradualmente eliminare – l’impiego di plastica usa e getta, consapevole del fatto che il riciclo della plastica non basta a proteggere i mari del Pianeta” conclude Forbes.
Greenpeace ha recentemente lanciato una petizione a livello globale (no-plastica.greenpeace.it) per chiedere ai grandi marchi mondiali, tra cui Nestlé, di affrontare concretamente il problema dell’inquinamento da plastica riducendo il ricorso a contenitori e imballaggi monouso. La necessità di un’azione urgente e concreta volta alla riduzione dell’utilizzo di plastica monouso da parte dell’azienda svizzera è confermata dai recenti risultati di un’attività di pulizia e audit, effettuata lungo le coste di Freedom Island nelle Filippine, in cui è emerso che gli imballaggi dei prodotti a marchio Nestlé costituivano la parte preponderante dei rifiuti in plastica presenti. I risultati sono stati confermati anche nel corso di altre attività di pulizia e audit effettuati in altre nazioni nel corso del 2017.
I dati su pulizia e audit effettuati nel 2017: http://plasticpolluters.org