Guerra del Sale a Torgiano: la rievocazione della lotta per la libertà

guerra del sale

Promossa, realizzata e sostenuta da una rete di associazioni, istituzioni e volontari, a Torgiano la Guerra del Sale è la rievocazione corale di un episodio dell’insurrezione armata del popolo perugino contro lo Stato Pontificio iniziata nel 1540, originata dall’imposizione nel 1531 di una nuova tassa sul sale: un brano di storia divenuto simbolo di resistenza e lotta per la libertà. Si tratta di un capitolo importante della storia di Perugia e dell’Umbria, scenograficamente celebrato, quest’anno per la sesta edizione, durante le giornate del 9 e 10 novembre, riportando il borgo umbro nel Rinascimento, con il corteo storico e la battaglia, il mercato rinascimentale ed il palio del sale, unitamente a caroselli di sbandieratori, musici, falconieri e giocolieri.

Al Comune di Torgiano, che svolge un ruolo fondamentale nell’organizzazione dell’evento mettendo a disposizione risorse e infrastrutture, si affianca in quest’impresa l’Associazione Guerra del Sale, nata specificamente per realizzare la rievocazione, coordinare le diverse attività ed occuparsi della parte più strettamente organizzativa dell’evento. Svariate altre associazioni del territorio, come gruppi storici, compagnie teatrali, associazioni culturali, collaborano attivamente alla realizzazione della rievocazione, occupandosi di ricostruzioni storiche, spettacoli, laboratori e altre attività. Ci sono poi gli istituti scolastici del territorio, che, coinvolti in progetti legati alla rievocazione, offrono ai ragazzi l’opportunità di approfondire la storia locale e di partecipare attivamente, mentre diverse aziende del territorio supportano l’evento, fornendo risorse economiche e materiali. Ognuno porta il proprio contributo, creando un evento ricco di sfaccettature e capace di coinvolgere un pubblico sempre più ampio.

Insurrezione armata del popolo perugino contro lo Stato Pontificio, scatenata dall’imposizione di una nuova tassa, la Guerra del Sale è un capitolo importante della storia di Perugia e dell’Umbria. “Ai tempi di Papa Paolo III, – si legge nella nota a cura degli organizzatori – le genti lontane dal mare dovevano importarlo pagando tasse e gabelli. I perugini lo compravano dai senesi, ad un prezzo conveniente, ma il Papa, ai territori che controllava, impose di acquistare quello di Ostia, ad un prezzo maggiorato. Nel 1531 dunque, su tutti i territori pontifici venne imposta una tassa sul sale. Ed i perugini si ingegnarono: secondo la leggenda, pur di non comprare il sale del Papa, si inventarono il pane sciapo, quel filone che ancora oggi è sulla nostra tavola, secolare ricordo di ingiustizia, ma buonissimo e capace di esaltare qualsiasi companatico. Da secoli, dunque, il pane sciapo è l’emblema della resistenza perugina contro lo Stato Pontificio”.

La tassa sul sale, di fatto cresciuta a dismisura rispetto a quella precedente, rappresentava per i perugini un’ingiustizia e un abuso di potere da parte dello Stato Pontificio, in un’epoca nella quale il sale era un bene di prima necessità, utilizzato per conservare gli alimenti e insaporire i cibi. Un aumento del suo prezzo significava un aumento dei costi per le famiglie, già provate da altre tasse e da una situazione economica difficile. Il caro sale fu la scintilla dello scoppio della rivolta che affondava le sue motivazioni in un profondo malcontento popolare originato dalla progressiva perdita di autonomia del territorio perugino, col conseguente sentimento di oppressione, unito a un forte desiderio di liberarsi dalle ingiustizie e riconquistare l’indipendenza. La guerra fu breve e violenta ed ebbe conseguenze devastanti, nonostante il Castello di Torgiano, che faceva parte del contado di Perugia, proprio nel 1540 si rese protagonista di un assedio in cui l’esercito papalino ebbe la peggio. Le milizie pontificie, guidate da Pier Luigi Farnese, figlio di Papa Paolo III, attaccarono Perugia e la sottomisero. La città perse la sua autonomia e divenne definitivamente parte dello Stato Pontificio. La guerra causò numerose vittime tra i perugini e gravi danni all’economia della città. Nonostante la sconfitta, la Guerra del Sale divenne un simbolo di resistenza e di lotta per la libertà.

Con un ricco programma, la rievocazione della Guerra del Sale si presenta come occasione per valorizzare il patrimonio storico e culturale di Torgiano e dell’Umbria, promuovere il senso di appartenenza al territorio e rafforzare il tessuto sociale, attirando visitatori da tutta Italia e contribuendo a favorire il turismo in Umbria.

Maria Vittoria Grotteschi

Post correlati

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.